Politica

Cos’è l’autonomia regionale differenziata? Se ne parla oggi a palazzo Caputi

La Redazione
È il trasferimento di alcune funzioni dallo Stato alle Regioni che ne hanno fatto richiesta: Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. «Ciò che è di tutti gli italiani diventa proprietà di una minoranza»​​
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«Va avanti, nel silenzio generale, l’approvazione dell’autonomia regionale differenziata mentre l’opinione pubblica viene distratta dall’assordante propaganda di Lega e Cinque Stelle. Senza discussione politica diffusa e all’insaputa di milioni di cittadine e cittadini si sta per determinare nel giro di poche settimane la mutazione definitiva della nostra architettura istituzionale, la destrutturazione della nostra Repubblica». A dirlo sono i militanti di Rifondazione comunista Ruvo, i quali, insieme a Sinistra italiana, hanno organizzato oggi pomeriggio alle 18 a palazzo Caputi un incontro proprio per spiegare nel dettaglio cos’è l’autonomia differenziata, ovvero il trasferimento di fondamentali funzioni dallo Stato alle Regioni che ne hanno fatto richiesta: Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

Oltre al passaggio di funzioni amministrative e legislative riguardanti la scuola, la sanità, l’ambiente, le infrastrutture, la cultura…, le regioni chiedono di trattenere i 9/10 delle tasse raccolte in quei territori che saranno spese, dicono i Governatori, per migliorare i servivi ai cittadini che vi risiedono. Tutto questo a discapito di tutti gli altri italiani, visto che le risorse dello Stato disponibili sono sempre le stesse.

Le Regioni, inoltre, chiedono che lo Stato ceda loro, a titolo gratuito, ponti, strade, ferrovie, acquedotti, musei, opere d’arte… «Insomma, quello che è di tutti gli italiani diventa di proprietà di una minoranza ricca e prepotente – spiegano dal partito di sinistra -. La scuola, simbolo dell’unità della nazione e il luogo dove l’idea di uguaglianza e di pari opportunità trova la sua concreta realizzazione, viene regionalizzata; la sanità sarà destrutturata in diversi sistemi, in cui i territori più ricchi avranno servizi migliori.

Si procede a un sovvertimento dell’ordinamento statale e il Parlamento è esautorato dalle sue funzioni. La Lega, che conduce le danze del governo gialloverde, non ha mai abbandonato la sua idea fondante, cioè la secessione, alla faccia del “prima gli italiani!”. La Repubblica è in pericolo, nella sua integrità e unitarietà statuale.

All’incontro interverranno Nicola Colaianni, docente dell’Università degli Studi di Bari, già magistrato e parlamentare; Guglielmo Rosato, di Libertà e Giustizia Bari; e Gigia Bucci, segretaria provinciale Cgil.

martedì 2 Aprile 2019

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