Cologno al Serio per la Settimana della cultura: un percorso per riscoprire la storia della chiesa parrocchiale

C’è ancora qualche giorno di tempo per partecipare con il progetto della tua parrocchia, associazione, congregazione alla Settimana della cultura. Trovi tutte le informazioni qui.

Un percorso guidato da tre personaggi storici in maschera, alla scoperta delle bellezze artistiche della chiesa parrocchiale e del paesaggio tipico della pianura bergamasca. La proposta di Cologno al Serio per la Settimana della Cultura 2023 porta al centro del paese, letteralmente: le diagonali che partono dalle quattro porte d’accesso – unite dall’ampio fossato medievale difensivo – convergono proprio nel punto su cui oggi sorge la chiesa di Santa Maria Assunta, posa della prima pietra nel 1720, termine lavori oltre cinquant’anni dopo, nel 1777.

Ad accompagnare i visitatori alcuni protagonisti della storia colognese in costume d’epoca, che dialogheranno con una giovane di oggi in una sorta di rappresentazione teatrale in movimento.

Gian Battista Caniana e Gian Paolo Cavagna

Ci sono innanzitutto Gian Battista Caniana, l’architetto che firmò i progetti di questa e di numerose altre chiese della provincia di Bergamo (sono della famiglia Caniana anche le tarsie del coro ligneo e il portale a colonne lisce), ma anche Gian Paolo Cavagna, altrettanto illustre artista bergamasco che trascorreva le estati dai conti Moioli presso la Rocca di Cologno, autore della preziosa tela dell’Ultima Cena presente all’interno della parrocchiale.

A questi si aggiunge uno storico che fu biografo di Sant’Eurosia, protettrice del buon raccolto contro tempeste, fulmini, grandinate: la devozione colognese per la santa, festeggiata la prima domenica di maggio, mette in luce le tradizioni contadine, e all’architettura locale è dedicata la prima tappa del percorso che verrà proposto in occasione della Settimana della Cultura: si parte infatti dalla casa parrocchiale, ricavata in una cascina e il cui porticato a loggioni colloca Cologno all’interno di un paesaggio dalle caratteristiche ben note nella pianura circostante.

Quel che resta della chiesa del ‘400

Da qui si prosegue verso il centro passando accanto alla torre campanaria, ultima testimone di una chiesa quattrocentesca poi abbattuta per far posto a quella attuale. Anche la tela realizzata dal Cavagna, che si trovava nel vecchio edificio, fu spostata, e sarà probabilmente lo stesso personaggio Cavagna, una volta entrati nella chiesa parrocchiale, a “lamentarsi” del fatto che la propria opera fu tagliata di alcuni centimetri per adattarsi alle misure richieste dalla nuova collocazione.

Realizzata ad inizio ‘600 con la tecnica dell’olio su tela (dimensioni: 350 x 178 cm) e dedicata all’Ultima Cena di Gesù con i dodici la sera del Giovedì Santo, si trova oggi sopra l’altare del Corpus Domini, sul lato destro della navata: si nota, appunto, che di uno degli apostoli è rimasto visibile solo il naso.

Tota Pulchra Es: riflettori sulla Madonna del Rosario

Il gruppo artistico-culturale della parrocchia è al lavoro per stendere il programma definitivo dell’appuntamento, il cui titolo dovrebbe rimanere “Tota Pulchra Es”. Perché la tappa successiva del percorso richiama l’attenzione su Maria, e in particolare alla statua della Madonna del Rosario – collocata sul lato sinistro della chiesa – per cui Cologno ha conservato la tradizione antica della vestizione, ad ottobre, con tessuti preziosi. «“Tota pulchra es”, ovvero “Tutta bella sei”, lo vogliamo riferire a Maria, ma anche all’intera chiesa – commenta don Giuseppe Navoni, parroco di Cologno al Serio –. La trama di quella che si colloca a metà tra una rappresentazione teatrale e una visita guidata vede una ragazza di oggi che, mentre attende un’amica, incontra in centro i tre personaggi storici che la condurranno a scoprire in particolare le bellezze artistico-culturali della grande chiesa parrocchiale di Cologno. Questo appuntamento sarà però anche l’occasione per mettere in luce quelle caratteristiche del paesaggio locale, dall’architettura alla pittura, dalla conformazione urbanistica all’ambiente naturale, che sono tipiche della pianura e che mettono in relazione Cologno con tanti altri paesi della bergamasca. La conformazione del borgo aiuta – conclude don Navoni –: la chiesa è sì al centro delle diagonali delle porte, ma queste sono collocate secondo direttrici che guardano ai principali centri urbani circostanti: la porta Rocca guarda a Bergamo, la Antignano a Brescia, la Cassatica a Crema, la Moringhello a Treviglio».

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