Luciano Uras e Paolo Antonio Licheri, gli ex consiglieri regionali di Rifondazione accusati di peculato aggravato nell’ambito dell’inchiesta sui fondi ai gruppi, hanno restituito le somme per le quali sono a processo. Nell’udienza di ieri, in tribunale a Cagliari, lo hanno annunciato i rispettivi legali, Paolo Sestu e Pina Zappetto.
La notizia è riportata da La Nuova Sardegna oggi in edicola. Uras ha restituito poco più di 74mila euro; Cherchi poco meno di 37mila euro. Il terzo imputato, Ciriaco Davoli, anche lui ex di Rifondazione, già da tempo aveva dato indietro i soldi della contestazione. Ma solo i 19mila euro incassati direttamente, visto che Davoli, da tesoriere del gruppo qual era, è a processo per una somma di un milione e 55mila euro, che corrisponde al totale delle risorse sui cui il pm Marco Cocco, titolare dell’inchiesta, ha aperto il fascicolo nei confronti dei consiglieri di Rifondazione per la XIII legislatura, dal 2004 al 2009. Sotto accusa, sempre per il partito, ci sono anche Giuseppe Fadda, Paola Lanzi e Ignazio Paolo Pisu, i quali dovrebbero fare tutti la stessa scelta per vedersi ridotta la pena, quanto più possibile.