Latte, l’affondo dell’assessore Caria: “Da Salvini e Conte ipocrisia elettorale”

“Da ieri sera ho atteso una chiamata o un segnale dal premier Conte o dal suo ministro alle Politiche agricole Centinaio, dopo aver dato tutta la disponibilità della Regione a collaborare per trovare una soluzione percorribile per superare la crisi del basso prezzo del latte che la trasformazione vuole pagare ai pastori sardi, ma non è giunto alcun segnale”.

Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, a quasi 24 ore dall’arrivo a Cagliari della delegazione governativa guidata dal premier Giuseppe Conte e composta dal ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio e dalla collega per il Sud, Barbara Lezzi. “Mi dispiace – ha precisato Caria – che il ministro Centinaio non abbia voluto incontrare il rappresentante della Regione per fare il punto della situazione, quantomeno per il buon garbo e il rispetto istituzionale che mai deve mancare. Con il presidente Conte ho avuto invece modo, quasi imponendomi, di scambiare alcune battute. Alla luce di come si stanno gestendo le cose, siamo di fronte alla peggior ipocrisia governativa-elettorale che si sia mai vista e che si sta giocando purtroppo sulle spalle degli allevatori. Bene fanno i pastori a non lasciarsi strumentalizzare da Salvini o da qualche altro soggetto che dovrebbe tutelarli che, fingendo di trovare soluzioni inattuabili, fanno un oltraggio all’intelligenza di tutti i sardi”.

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Cosa può fare subito il Governo? Caria ha tre proposte: “Inizi dal riconoscere ai pastori un sostegno diretto rinnovando le misure varate dal governo precedente oppure apra il tavolo ovicaprino come ripetutamente richiesto fin da ottobre o ancora conceda il sostegno finanziario per consentire di ritirare il pecorino romano dal mercato. Se poi, come ritiene Salvini, è possibile determinare per legge il prezzo del latte, lo faccia immediatamente, che cosa aspetta?”.

Caria interviene anche su Oilos, l’organismo interprofessionale latte ovino sardo che ha il compito di programmare e gestire le strategie di produzione del latte.  “Sappiamo bene che sul prezzo del latte la Regione non può incidere direttamente. Per questo, è stato creato l’Oilos, organismo interprofessionale la cui mancanza, in questi decenni, ha causato grandi difficoltà. Ma serve ancora la collaborazione e il dialogo di tutti perché Oilos arrivi ad avere piena operatività e possa incidere effettivamente, evitando le forti oscillazioni ed aiutando a trovare soluzioni soddisfacenti, sulla determinazione del prezzo del latte, per il presente e il futuro”.

Intanto domani, mercoledì si riunirà il tavolo di filiera sardo. “Da diversi mesi inoltre – ha osservato l’assessore dell’Agricoltura – abbiamo fatto lavorare il tavolo ristretto di filiera dove è stato raggiunto un accordo su 12 dei 13 articoli costruiti insieme per regolamentare la filiera evitando oscillazioni di prezzo per il futuro. Questi articoli permetteranno, in particolare e non solo, di fare chiarezza su produzioni e sul rispetto dei quantitativi da trasformare così da garantire un prezzo stabile negli anni ai produttori primari”.

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