M5s, Pino Cabras replica a Giulia Moi: “Non sono massone, dialogo con tutti”

L’europarlamentare Giulia Moi è stata espulsa dal Movimento Cinque Stelle e ha reagito con un post al vetriolo contro l’attuale forma dell’M5s. Le sue parole (quelle rimaste e, soprattutto, quelle cancellate) sono state accompagnate da link per colpire varie anime della sua ex squadra e tra questi ce n’è uno che si riferisce a presunti rapporti tra il deputato Pino Cabras e il Movimento Roosevelt. Con le sue frecciata ha scatenato una doppia reazione: il giornalista assicura di non essere iscritto, mentre il vicepresidente del “metapartito” lo invita a farlo. Dal Movimento Roosevelt, fondato da Gioele Magaldi (massone e Gran maestro del Grande oriente democratico), spiegano che non si tratta di “un’entità massonica, bensì un soggetto politico metapartitico composto in gran parte da cittadini comuni che con la Massoneria nulla hanno a che fare”.

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Pino Cabras racconta su Facebook della sua “autonomia di giudizio” e del suo amore per il pluralismo, spiegando che spesso le sue posizioni vengono travisate. “L’ultima della serie è un’allusione dell’eurodeputata Giulia Moi, che – nonostante sia stata sino a ieri nel M5S – non ho mai avuto modo di conoscere di persona, come invece hanno avuto modo i suoi collaboratori da lei mobbizzati. Lei però pensa di conoscermi e sottintende che io appartenga al Movimento Roosevelt, ignorando la differenza basilare che passa fra dialogare e appartenere – spiega Pino Cabras -. Li ho conosciuti grazie a un articolo sul blog di Beppe Grillo nel gennaio 2015 e si sono aggiunti ai tanti soggetti con cui parlo da molti anni, dalla Fondazione di Bagnai, a Byoblu, all’Intellettuale dissidente, a tutta la galassia variegatissima di soggetti che mettono in discussione il pensiero unico e non baciano le pantofole ai commissari europei”.

Il deputato pentastellato spiega la sua posizione. “L’unica tessera associativa che ho da anni è quella dell’associazione Democrazia nella comunicazione, che accompagna il mio impegno decennale nella testata Megachip Democrazia nella Comunicazione e nel progetto informativo Pandora Tv – scrive – non sono iscritto a nessuna altra organizzazione di nessun tipo, né intendo iscrivermi. E l’unica appartenenza a una formazione politica è quella che mi onoro di avere al Movimento Cinque Stelle, una comunità che mi sollecita a portare la voce di cittadini, attivisti e collaboratori che rispetto”.

Dopo i chiarimenti del deputato, arrivano quelli dell’associazione. “Come vicepresidente del Movimento Roosevelt ho l’obbligo morale di denunciare come false e strumentali – se non semplicemente sconclusionate – le insinuazioni di Giulia Moi”, replica Marco Moiso, “non solo Pino Cabras non è iscritto al Movimento Roosevelt, ma il movimento, come ribadito più volte, è assolutamente indipendente dalla Massoneria. La Moi, consapevolmente o inconsapevolmente, insinua e implica nel suo post due falsità: l’appartenenza dell’onorevole Cabras al Movimento Roosevelt, e l’identificazione del Movimento Roosevelt come movimento massonico”.

Il vicepresidente ne approfitta per ricordare che non si tratta di un’associazione di soli massoni. “La Moi ci permette di ribadire come, senza ipocrisie, il Movimento Roosevelt accetti – con spirito libero e libertario, e in pieno rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani – persone provenienti da ogni percorso religioso, spirituale, filosofico e sapienziale, inclusi i massoni, che sono comunque presenti in tutte le formazioni politiche dell’arco costituzionale, e nel Governo“.

Giulia Moi ha reagito all’espulsione spiegando che secondo lei il vero Movimento sarebbe scomparso con la morte di Gianroberto Casaleggio. “Le vogliamo far notare come proprio con Casaleggio i canali di comunicazione del Movimento Roosevelt fossero più attivi – replica il vicepresidente Moiso – infatti, Casaleggio era molto più interessato a smascherare i giochi di potere della massoneria neo-oligarchica internazionale che ad emanare sentenze sommarie e regole discriminatorie contravvenienti il diritto di associazione”.

Dopo aver chiarito il ruolo del Movimento, il vicepresidente coglie la palla al balzo e tende la mano al deputato grillino. “Cogliendo l’opportunità proveniente dallo sconclusionato post della Moi, rivolgiamo un invito a Pino Cabras a iscriversi al Mr per continuare a combattere, insieme a noi, la lotta laica, democratica e progressista contro coloro che vogliono un’involuzione antidemocratica della società, e a tutela della collettività – conclude Marco Moiso – inclusi coloro che non sanno davvero più a chi sia opportuno e sensato rivolgere le proprie critiche”.

Marcello Zasso
(@marcellozasso on Twitter)

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