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Don Ciotti a Scafati per una casa confiscata alla camorra, le parole di Don Peppino

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“Il 15 maggio è un’altra bella giornata per la nostra comunità parrocchiale” commenta Don Peppino De Luca. “Il progetto è pensato quasi come un secondo livello della Casa di Francesco, dove aiutare single, noi abbiamo pensato a padri separati, che vivono difficoltà transitorie economiche date dalla loro condizione, per le quali si rende necessaria un’azione di supporto. Per cui questo appartamento servirà ad accogliere questi padri separati e dare loro un momento di tregua, un momento di possibilità per rialzarsi, per riattivarsi. L’appartamento viene da un bene confiscato alla criminalità organizzata, e questo nella nostra città ha una duplice valenza. Il bene verrà intitolato alla memoria di Don Giuseppe Diana, sacerdote ucciso dalla camorra 25 anni fa. Don Peppe Diana aveva un sogno, ovvero quello di una chiesa diversamente impegnata sul fronte della povertà, dove testimoniare il servizio ai poveri, agli ultimi, e dove soprattutto regna la disoccupazione, il disagio, per togliere radice alla camorra, per sanare la radice che è marcia. Intitolando a Don Peppe che è sacerdote, che è scout, tutta la tradizione scout della nostra comunità parrocchiale viene interrogata, viene celebrata”.

All’inaugurazione e benedizione dell’appartamento in via Pasquale Vitiello, prevista per mercoledì mattina alle 9, ci sarà anche Don Luigi Ciotti, da sempre impegnato proprio nella lotta alla criminalità organizzata. Nella stessa mattinata in parrocchia a San Francesco, ci sarà il terzo concorso scolastico “Nicola Nappo” organizzato da Libera e a cui parteciperà anche La Casa di Francesco. Il tema centrale del premio di quest’anno è “Migranti, ponti ma non muri”, ricollegandosi appunto a quella sensibilizzazione di cui La Casa di Francesco si fa portatrice. La sera, poi, ci sarà uno spettacolo pensato proprio in occasione del 25esimo anniversario della morte di Don Peppe Diana, dal titolo “Il coraggio di avere paura”. “Sarà presente la sorella di Don Peppe, Marisa Diana, – spiega don Peppino – saranno presenti coloro che fanno parte del comitato di Don Peppe Diana che intendono portare avanti la memoria del sacerdote ucciso per le sue parole pesanti. Questo, in teatro San Francesco, sarà un momento celebrativo della comunità e quindi questa possibilità ulteriore di riflessione, grazie anche al supporto della Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara e del presidente Massimo Cavallaro. La Casa di Francesco è un progetto che nasce nel 2014 con un duplice scopo. Ovvero realizzare una porta aperta sulla città, cioè una casa di prima accoglienza dove chi è in difficoltà possa trovare rifugio per la notte, un posto dove lavarsi, riposare, un luogo per parlare del quotidiano, dei problemi, per trovare casa. Ma anche per risvegliare le coscienze dove c’è un problema serio, in questo tempo in cui sembra che tutti guardano dall’altra parte, c’era bisogno di creare inquietudine” conclude Don Peppino De Luca.

 

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