In Francia la sinistra antirazzista lancia gli “stage” per i “non bianchi” e la lotta di classe afro-centrica…

13 Mar 2019 14:33 - di Robert Perdicchi

L’iniziativa è di un sindacato francese di sinistra, Sud-Èducation 93, ma ha trovato subito sponda nelle forze politiche dell’estrema sinistra, quelle che considerano il “razzismo” come il male del secolo e che lo combattono con tutti i mezzi, perfino con quelli del “razzismo alla rovescia”.  È il caso degli “stage” su integrazione, colonialismo e lotta di classe, che il sindacato ha organizzato per il 15 e il 16 aprile alla Bourse du travail di Saint-Denis, comune alle porte di Parigi. La motivazione dell’esclusione dei “bianchi” dai corsi di antirazzismo è singolare: «Il diverso trattamento delle popolazioni non bianche da parte dell’istituzione scolastica appare sempre più chiaro: per questo motivo è ancor più urgente opporvi resistenza».
Perfino il settimanale Le Point, moderato e non certo di destra, secondo Libero, “non ha esitato a parlare di stage deliranti”. I corsi sono riservati, dunque, a 120 persone “nere” e la prima lezione sarà “La storia decoloniale o decostruire il romanzo nazionale in una scuola razzista e liberale”.  Fra i relatori, spiega Libero, ci sarà anche un leader del movimento di lotta di classe afrocentrica, Joao Gabriell. Tutti ci corsi di antirazzismo sono finanziati dal ministero dell’Istruzione, quindi con i soldi dei francesi. Un piccolo e iniziale esempio di apartheid alla rovescia, che in qualche modo lo scrittore francese Michelle Houllebecq, con i suoi romanzi “Sottomissione” e “Serotonina”.

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