Non solo Tav: tensione M5S-Lega anche sul reddito di cittadinanza. Caos sui “navigator”

10 Mar 2019 17:57 - di Robert Perdicchi

I “navigator” dovrebbero mettere ordine nel mercato del lavoro, in futuro, ma intanto il governo dovrebbe mettere ordine su chi sono e su come utilizzarli. Nella settimana decisiva per il reddito di cittadinanza, il nodo centrale resta proprio quello dei professionisti del web, i “navigator“, oggetto di un confronto serrato con le Regioni, ma sulla fragile maggioranza giallo-verde incombe anche il voto in commissione sugli emendamenti in vista della chiusura, attesa giovedì. Di Maio è al centro, con il suo ministero, di molte polemiche sul caos che regna sovrano su molti aspetti della misura di sostegno ai poveri, ma lui ne difende l’impianto: “Il reddito di cittadinanza non è un punto d’arrivo, ma rappresenta la messa in sicurezza di una società. Noi -ha spiegato il vicepremier- oggi siamo in Lombardia e proprio la Lombardia, in queste ore, è la prima regione per numero di richieste. Ci tengo a evidenziarlo per dire che a tutti può capitare di avere delle difficoltà ed è quando ci sono le difficoltà inattese che
capisci se hai uno Stato dalla tua parte o non ce l’hai”.

Peccato, però, che le buone intenzioni non bastino a far decollare la misura. Già lunedì una Conferenza delle Regioni straordinaria attende dal Governo l’impianto complessivo del reddito di cittadinanza, poi martedì mattina è prevista la Conferenza unificata che riunirà gli Enti locali insieme al Governo e dove le Regioni dovranno esprimere un’intesa sulle materie concorrenti come le Politiche attive del lavoro, la Formazione professionale e la gestione dei centri per l`impiego. Nodo centrale, la selezione dei 6.000 “navigator”: è stato pubblicato  da Anpal Servizi il bando per chi dovrà gestire la selezione, che avverrà attraverso un test, con una prova scritta per 60mila candidati da tenersi a Roma ma non c’è traccia del bando per il reclutamento dei navigator con i requisiti previsti per chi intende partecipare alla selezione e con i chiarimenti sul tipo di contratto e il compenso: serve il parere delle Regioni che gestiscono i centri per l’impiego. Il presidente della conferenza Stato-regioni e presidente della Liguria, Giovanni Toti, non se ne fa capace: “Non è arrivato alcun documento su cui dare il parere, aspettiamo di conoscere quali saranno le determinazioni del governo, c’era durante l’ultima trattativa anche incertezza sul numero dei navigator. Chiederemo un rinvio del parere sul reddito di cittadinanza. Di Maio ci deve dire cosa vuole fare”. Ma il vicepremier fa sapere che sono solo accuse strumentali.

Tutta da giocare anche la partita parlamentare sul Decretone, anche rispetto all’intesa sui navigator. Il governo punta a presentare le ultime modifiche entro giovedì. Quasi cento gli emendamenti presentati da M5s e Lega: da quelli, leghisti, per cercare di allargare le maglie del reddito e della pensione di cittadinanza alle famiglie con disabili e a quelle con tanti figli, fino alle proposte grilline di aumentare  gli incentivi per i datori di lavoro che assumono beneficiari del Reddito. Ma i soldi, come al solito, non ci sono per tutti. E la maggioranza rischia di sbandare ancora…

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