Papa Ratzinger contro papa Bergoglio? Mica tanto. Sul Sessantotto la pensano allo stesso modo

12 Apr 2019 12:37 - di Adele Sirocchi

Il documento del papa emerito Benedetto XVI sulla pedofilia nel clero è stato spiazzante per il Vaticano, i cui vertici ignoravano l’iniziativa di Ratzinger. Tuttavia dall’incipit del testo si evince che c’erano stati contatti col Santo Padre e che dunque la pubblicazione di quegli scritti non doveva essere del tutto ignota a Papa Francesco. A scoraggiare il fronte anti-Bergoglio, che ha ritenuto il forte segnale del papa emerito come rivolto a quella parte della Chiesa che sta arroccata su posizioni tradizionaliste e rigoriste, è intervenuto il cardinale Angelo Becciu: “Ratzinger non si contrappone affatto agli indirizzi normativi di Francesco”.

E’ vero tuttavia – come ricorda Franca Giansoldati sul Messaggero – che Ratzinger ha scelto una storica testata di stampo conservatore, Klerusblatt, per pubblicare il suo documento e che esso si inserisce all’interno del dibattito sulla riforma della Chiesa in Germania che include il tema del celibato dei preti. Così come è vero che in momenti di grave crisi come l’attuale nella Chiesa dovrebbe parlare una sola voce mentre il documento di Benedetto XVI ha dato al mondo l’impressione che i Papi siano due.

Detto ciò, val la pena ricordare che sul Sessantotto Bergoglio e Ratzinger non hanno visioni distanti. Tutt’altro. La prima volta che ha espresso un suo giudizio su quella rivoluzione culturale, papa Francesco ha detto senza mezzi termini che dal Sessantotto in poi, i «diritti dell’uomo» proclamati vent’anni prima dalle Nazioni Unite, «primo fra tutti quello alla vita», sono sempre più impunemente violati: «E penso anzitutto ai bambini innocenti, scartati ancor prima di nascere». Ma non solo. Ha denunciato che da allora hanno preso piede «nuovi diritti» in contrasto con le tradizioni socio-culturali di vari Paesi, e nonostante questo imposti con la forza, in una sorta di «colonizzazione ideologica dei più forti e dei più ricchi a danno dei più poveri e dei più deboli».

Di certo non sono pochi quelli che leggono il documento di Ratzinger come una sorta di discesa in campo: sarà per questo che l’Osservatore Romano dimentica di mettere la notizia in prima pagina, relegandola a pagina 7?

 

Commenti

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  • Annamaria Sias 12 Aprile 2019

    Ci porta al capolinea. E’rafforzare la debolezza della
    chiesa cattolica e sottomissione che non portera’ ad amicizia. Nella Sunna e’scritto che il mondo si conventira’ all’Islam e si salveranno solo quei cristiani che si metteranno con loro a STERMINARE tutti gli infedeli. il vocabolo “sterminare” viene detto nel centro culturale islamico milanese. Baciamo le mani oltre ai piedi…. Amen