Poliziotti massacrati da migranti irregolari, Meloni: «Ora basta, scontino la pena nel loro paese»

26 Apr 2019 12:47 - di Federica Argento

Ancora poliziotti massacrati da migranti clandestinisenza fissa dimora e per cavilli liberati o impossibilitati ad essere espulsi. Come sempre  con sensibilità Giorgia Meloni si fa interprete dello sconcerto degli italiani con proposte che potrebbero mettere fine a questi scempi quotidiani. Primo caso segnalato dalla presidente di FdI è propio il caso di Torino: «Senegalese pesta due poliziotti con una sbarra, ma non può essere rimpatriato subito. Il 26 maggio, se aiuterete Fratelli d’Italia ad andare in Europa, faciliteremo i rimpatri cambiando questo sistema folle. Espulsione di tutti gli immigrati che delinquono in casa nostra e carcere da scontare nel loro Paese. Siete d’accordo»? La risposta è scontata.

Due casi allucinanti

Il caso di Torno chiama quello di Piacenza, con un agente massacrato e preso a calci i faccia e giudicato guaribile in 30 giorni. Sullo straniero in Italia grazie ad un permesso di soggiorno per motivi umanitari, pendeva un divieto di dimora in città. «Ora basta». Giorgia Meloni dichiara tutta la sua vicinanza agli agenti, spesso impotenti e destinati a rimetterci in proprio. Con l’impegno, di nuovo ribadito che in Europa Fratelli d’Italia si farà sentire per arrivare alla semplificazione dei provvedimenti di espulsione per  gli stranieri che delinquono in Italia, con pena da scontare nei  paesi di provenienza.

Meloni: «Gli stranieri che delinquono siano rimpatriati»

Una richiesta sacrosanta che andrebbe  sanare casi allucinanti come quelli segnalati  del senegalese a Torino, ci cui tempi di rimpatrio si anunciano lunghissimi. Sul caso di Piacenza segnalato da Giorgia Meloni si era trattato di un normale controllo dopo una segnalazione:  gli agenti erano intervenuti in piazzale Marconi, nei pressi della stazione, dopo la segnalazione di un’aggressione da parte di un  senzatetto 43enne che aveva denunciato di essere stato molestato dall’immigrato mentre stava dormendo in un sottopasso dello scalo. Gli agenti giunti sul posto, hanno fermato i due soggetti e li hanno sottoposti ad identificazione.

Così il migrante ha infierito sul corpo del poliziotto

«L’italiano – leggiamo sul Giornale nell’articolo postato dalla Meloni – si è mostrato fin da subito collaborativo, mentre il migrante è andato in escandescenze, scagliandosi contro i poliziotti riuscendo a centrarne uno con un pugno. A quel punto, la situazione è degenerata e il balordo ha infierito contro il poliziotto colpendolo con dei calci in faccia che gli hanno procurato la frattura del setto nasale.

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