Saverio Ferrari - Bernocchi - (2)

Le “Nuove Destre” al Bernocchi, l’analisi di Saverio Ferrari

Mattina coinvolgente per alcune classi dell’Istituto Bernocchi che hanno potuto ascoltare Saverio Ferrari (Osservatorio Democratico Nuove Destre).

Saverio Ferrari - Bernocchi - (3)Legnano – Ferrari, uno dei massimi studiosi del fascismo in Italia, ha tracciato un inedito percorso che dal Ventennio fascista è giunto fino ad oggi con nuove organizzazioni politiche che si richiamano apertamente al fascismo e addirittura al nazismo. Ne è emerso un quadro inquietante di un paese pervaso dal fascismo dall’esperienza mussoliniana fino al neofascismo del MSI (Almirante, Rauti); ed ora i vari movimenti capaci di sfruttare al meglio la crisi storica delle sinistre in Italia, la crisi economica non ancora superata, le inefficienze della politica e l'”emergenza” migranti: scenari che creano nella gente timori e fobie abilmente sfruttate dai mestatori di paura quali le Nuove Destre.

Nell’analisi di Ferrari sono emersi cento anni di fascismo in Italia: dai Fasci di combattimento di Mussolini (marzo 1919) alla realtà di oggi. Senza dimenticare che l’Italia ha “inventato” il fascismo e ha fatto da maestra alle successive esperienze della destra in Europa. Entro certi limiti non è sbagliato sostenere che il nazismo è “figlio” del fascismo italiano.Particolarmente a rischio-destre sono i giovani italiani stretti tra disoccupazione e lavoro precario in un quadro politico dominato dall’incapacità delle sinistre tradizionali (compresi i sindacati) di proporre messaggi capaci di spiegare quanto sta accadendo in Italia e in Europa.La crisi di identità dell’Europa completa questo quadro destabilizzante dove i sovranisti, i populisti, i nazionalisti e i fascisti stanno recitando un ruolo che solo qualche anno fa sarebbe apparso impossibile.A questo punto diventa prioritaria in una sinistra che vuole rimontare il tempo perduto la difesa dei giovani immigrati in Italia. In Lombardia sono ormai il 20% della forza lavoro nelle fabbriche, vale a dire un immigrato ogni 3-4 italiani. Ma non è lontano il tempo in cui i lavoratori nati all’estero saranno il 30% nelle fabbriche del nord. Vale a dire un immigrato ogni due italiani!Una difesa di classe, italiani e non italiani, diventa fondamentale per togliere terreno a tutti coloro che speculano su questi fenomeni Saverio Ferrari - Bernocchi - (1)traendone facili rendite elettorali e consensi populisti si spera effimeri.

Con Ferrari erano presenti Rosa Piro (madre di Davide Cesare detto “Dax”) e Germana Villetti del comitato “Madri per Roma città aperta” (comitato fondato da Stefania, madre di Renato Biagetti, dopo la sua morte anche lui per mano dei fascisti).

Particolarmente toccante la testimonianza della signora Rosa la quale ha rievocato il figlio ucciso in un vero e proprio agguato dai fascisti a Milano nel 2003. Dax era un giovane uomo di 26 anni pienamente responsabile di quello che faceva. Era sposato e aveva una bambina. L’esperienza di fabbrica in gioventù l’aveva profondamente fatto maturare e da quel momento Dax fu sempre alla testa delle lotte sindacali, a fianco di chi non aveva casa oppure accanto a chi lottava per i diritti fondamentali che a tutti dovrebbero essere riconosciuti.

Dava fastidio ai fascisti del Niguarda perché Dax non era un giovane portato ai compromessi e così lo uccisero in quel marzo di 15 anni fa.

Due ore di storia tra un passato apparentemente lontano e un presente inquietante, una testimonianza accorata di una madre che dalla morte del figlio non ha cessato di ricordarlo additando ai giovani i valori in cui credeva.

Ringraziamo la Rete Antifascista che ha promosso l’incontro.

Giancarlo Restelli

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Redazione

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