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Pallapugno, Raviola vince anche la semifinale di ritorno ed è il 1º finalista (gallery)

Torronalba Canalese 9 – Ubi Banca Cuneo 11

Canale d’Alba. Federico Raviola capitano dell’Acqua S. Bernardo Ubi Banca Cuneo, è il primo finalista del campionato nazionale di Pallapugno 2018.  Il dott. Raviola, 24 anni, ha vinto a Canale, domenica 7 ottobre, contro il 3 volte campione d’Italia Bruno Campagno per 11 a 9.

Un incontro che ha richiamato un grande pubblico. Oltre 700 persone, hanno assistito alla gara diretta dagli arbitri liguri Piera Basso e Andrea Ferracin. Federico Raviola, Paolo Danna, Enrico Rinaldi e  Gabriele Re, direttore tecnico Giuliano Bellanti hanno così bissato il successo dell’andata di 11 a 8 e vanno alla finalissima e attendono il vincitore dello spareggio tra Paolo Vacchetto dell’Araldica Pro Spigno e Andrea Dutto dell’Alta Langa, che si disputerà domenica 14 ottobre alle ore 15 nello sferisterio della capiatle del Roero a Canale. Raviola e c. accedono meritamente alla  finale (la 1ª del campione cuneese) dopo aver disputato un campionato di vertice ed essersi confermato secondo solo a Massimo Vacchetto e Bruno Campagno. Campagno ben supportato dalla squadra Torronalba Canalese Marco Battaglino, Fabio Marchisio e Davide Cavagnero, D.T. Ernesto Sacco è partito a bomba portandosi sul 6 a 0 concedendo ai cuneesi nei primi 3 giochi solo 3, 15. Campagno è dirompente, al 70 al volo, vola i palloni. Raviola e c. sono frastornati. Fanno il 1º gioco sul 6 a 1, dopo un 40 pari, e si sbloccano, Campagno sembra rifiatare e chiudono al riposo alle 16.30 sul 4 a 6 per i locali. Dopo il riposo bell’incontro e giochi tirati.

Campagno va sul 7 a 4, poi 8 a 5 ma si vede che ne ha di meno, anche se ben supportato dalla squadra. Ma in questi incontri sono i capitani che devono tirare di più. Una menzione alla spalla di Campagno, Marco Battaglino, che il prossimo hanno giocherà in B a Monticello d’Alba, come battitore, se continuasse in questo ruolo, in pochi anni, sarebbe il nuovo Michele Giasmpaolo, cioè la spalla più forte del campionato. Si arriva sul 7 a 9 e poi 9 pari e si intuisce che Raviola può vincere e chiude sull’11 a 9, meritatamente. Per la Subalcuneo è l’apoteosi per la Canalesse, amarezza e sconcerto. Comunque belle battute e bei palleggi ed un Raviola così è temibilissimo in finale sia per Paolo Vacchetto che per Davide Dutto.

G.S.

Ulteriori dettagli su L’Ancora in edicola giovedì 11 ottobre.

 

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