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“Tutte le studentesse e tutti gli studenti hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. miur piano per l'educazione al dialogo pari opportunità dirittiRiprendendo e adattando al mondo scuola il testo dell’articolo 3 della Costituzione italiana, il ministero dell’Istruzione si appresta a presentare il ‘Piano per l’educazione al rispetto’: un pacchetto d’iniziative che, oltre al documento programmatico, si compone delle ‘Linee guida nazionali per la promozione nelle scuole dell’educazione alla parità tra i sessi, della prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni’ e delle ‘Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo nelle scuole’.

In totale, 8,9 milioni di euro per progetti e iniziative: 900mila euro serviranno per l’ampliamento dell’offerta formativa, 5 milioni (fondi PON) per il coinvolgimento di 200 scuole nella creazione di una rete permanente di riferimento su questi temi; 3 milioni, infine, messi a disposizione per la formazione dei docenti.

Fedeli: "La scuola deve, può e vuole essere fattore di uguaglianza"

“Il lancio di questo Piano ci rende orgogliosi ed è particolarmente importante - ha spiegato Fedeli - perché il rispetto delle differenze è decisivo per contrastare violenze, discriminazioni e comportamenti aggressivi di ogni
genere. La scuola deve, può e vuole essere un fattore di uguaglianza, protagonista attiva di quel compito - “rimuovere gli ostacoli” - che la Repubblica assegna a se stessa. Ascolto,dialogo, condivisione: il rispetto significa tutto questo, significa fortificare la democrazia, migliorare la qualità di ogni esperienza di vita, contribuire a far crescere condizioni di benessere per tutte e tutti”
.

Rispetto per tutti

Un progetto che va a coprire, dunque, ogni ambito della persona. Prevedendo per le singole aree degli interventi mirati a garantire che, anche all’interno delle scuole, tutti siano rispettati. Ecco, nel dettaglio, cosa ha in mente di fare il Miur nei prossimi mesi:

    Sesso - Realizzazione di interventi specifici tesi a promuovere nelle scuole approfondimenti sulle seguenti tematiche: parità tra i sessi, ruoli di genere non stereotipati, reciproco rispetto, soluzione non violenta dei conflitti nei rapporti interpersonali, contrasto alla violenza contro le donne e diritto all’integrità personale

    Razza, lingua e religione - La scuola è per eccellenza il luogo della socializzazione delle bambine e dei bambini, delle studentesse e degli studenti: a 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali in Italia molte le azioni messe in campo nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado finalizzate all’educazione al rispetto, contro ogni forma di razzismo, e alla valorizzazione delle differenze.

    Opinione Politiche - È stato dato l’avvio a un piano di azioni volto a riformare la rappresentanza studentesca e genitoriale nelle scuole. Con il Forum degli Studenti, il Forum dei Genitori e l’Ufficio di coordinamento nazionale dei Presidenti di Consulta si darà avvio a una serie di audizioni e incontri, territoriali e nazionali, sui vari livelli della Rappresentanza.

    Condizioni sociali e personali - Considerando l’importanza che ha il ruolo della conoscenza nella nostra società e il riconoscimento di situazioni di svantaggio e arretratezza economica e culturale esistenti nel nostro Paese, si è reso necessario un intervento sul diritto allo studio per garantire a tutti, a prescindere dalla regione di appartenenza, il godimento di tale diritto.

Settori che avranno tutti una casa comune: il portale NOISIAMOPARI.IT, realizzato dal MIUR al fine di raccogliere contributi, materiali didattici e proposte di nuovi percorsi formativi pensati per insegnanti, studenti e famiglie, ma soprattutto per avviare percorsi per contrastare gli stereotipi e le discriminazioni.

Le linee guida

Messe a punto da un gruppo di lavoro istituito presso il MIUR, le Linee guida erano già state previste dal comma 16 art. 1 della L. 107/2015 (la ‘Buona Scuola’). Le scuole, nel rispetto della propria autonomia scolastica, saranno chiamate a rileggere il proprio Piano Triennale dell’Offerta Formativa sulla base dei principi guida della parità tra i sessi, del contrasto della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione.

Il contrasto al cyberbullismo

Dopo la L. 71/2017 - “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” - il MIUR adotta finalmente le Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo. Un documento che ha lo scopo di dare continuità alle Linee Guida emanate nell’aprile del 2015, apportando le integrazioni e le modifiche necessarie in linea con i recenti interventi normativi. Formando i docenti – almeno uno in ogni scuola – ad affrontare eventuali casi di ‘violenza’.

La Giornata del dialogo

Quelli appena illustrati sono i cardini su cui poggia un Piano che, però, ha mille altre sfaccettature. Già da quest’anno, il 4 ottobre tutte le scuole sono chiamate a celebrare la “Giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse”, per rafforzare attraverso delle iniziative concrete il dialogo e il confronto reciproco, il senso di tolleranza e di incontro verso l’altro. A tal scopo è stato redatto “Il calendario del Dialogo e delle feste delle Comunità” per stimolare la convivenza tra culture diverse.

Il Manifesto della comunicazione non ostile

Ma il capitolo del Piano dedicato anche al ‘digitale’ e al corretto uso della Rete si arricchisce anche della lotta al discorso d’odio, partendo dal “Manifesto della comunicazione non ostile”. È questo l’obiettivo di un progetto che parte dal Protocollo d’Intesa tra il Miur e l’ATS Parole Ostili – formata da Associazione Parole O_Stili, Università Cattolica del Sacro Cuore, Istituto Giuseppe Toniolo - per promuovere una maggiore consapevolezza dell’utilizzo degli strumenti digitali e per costruire un vero e proprio diritto alla cittadinanza digitale. Inoltre il Miur, dallo scorso anno, ha avviato - in collaborazione con la Delegazione italiana presso l’Assemblea del Consiglio d’Europa - un’azione di sensibilizzazione e informazione sul tema dell’istigazione all’odio on line promuovendo in tutte le scuole secondarie di secondo grado il Vademecum “No hate speech. Idee contro il discorso d’odio attraverso l’educazione ai diritti umani”.

La Costituzione entra fisicamente a scuola

Infine, una grande operazione di raccordo che simbolicamente racchiude tutto il discorso sulle Pari Opportunità a scuola: la distribuzione agli studenti di ogni ordine e grado di una copia della Costituzione della Repubblica Italiana. L’occasione è data dalle celebrazioni per i 70 anni dall’entrata in vigore della nostra Carta fondamentale. Il documento da cui partire per divulgare quei valori di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale che sono alla base del ‘Piano per l’educazione al rispetto’.

Marcello Gelardini