melody_gio
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All’interno di questo appunto vengono descritti i propilei, una costruzione molto antica risalente ai tempi della civiltà greca. Di seguito, sono riportate tutta una serie di informazioni che riguardano la loro origine, da chi sono stati progettati, come è composto l’edificio, la motivazione della sua costruzione, le varie modifiche avvenute nel corso dei secoli in base all’occupazione dei popoli, fino ad arrivare agli interventi di restauro che tutt’oggi vengono eseguite.

Indice

Origine dei propilei
Composizione dell'edificio
Modifiche apportate nel corso dei secoli

Origine dei propilei

I propilei rappresentano un edificio di maestose dimensioni, presenti all’ingresso del santuario di Atena e sono stati costruiti all'estremità occidentale della roccia dell'Acropoli di Atene.

La loro costruzione rientra all’interno di un programma edilizio vicino e risale circa agli anni compresi tra il 437 e 432 a.C. Dopo la progettazione, la costruzione fu sospesa a causa dello scoppio della guerra del Peloponneso. Infatti, a causa di ciò, il piano originale fu ridotto e la costruzione fu lasciata incompiuta.
Un nuovo propileo fu edificato tra gli anni 510-480 a.C., ma fu poco dopo abbattuto dai Persiani intorno al 480 a.C. In seguito all’attacco dei Persiani, l’edificio fu sistemato e ricostruito durante la realizzazione del programma del muro dell'Acropoli, da parte di Temistocle e Cimone. I monumentali propilei di epoca classica, che riguardano quelli che il visitatore va a vedere tutt’oggi, fanno parte del grande programma di costruzione portato avanti da Pericle sull'Acropoli.

Composizione dell'edificio

L'edificio ha sostituito il vecchio propileo che aveva la stessa funzione, ma, diversamente dal precedente, possedeva un design più molto più semplice ed una posizione diversa. L’architetto che progettò il nuovo propileo fu Mnisiklis, il quale applicò varie soluzioni ingegnose ma anche innovative riguardo i problemi legati al paesaggio e al funzionamento dello spazio. I propilei sono composti da un edificio posto in posizione centrale che è contornato da due ale, rispettivamente posizionate nell'angolo nord-ovest e nell'angolo sud-ovest. Esso possiede un muro obliquo composto da cinque aperture che dividono l'edificio principale in due parti, est e ovest, e presentano delle facciate somiglianti tra loro, realizzate utilizzando uno stile dorico a timpano a sei colonne. La parte ad est, che possiede una profondità maggiore rispetto a quella orientale, è divisa nella parte interna da tre coppie di colonne ioniche in tre navate. I tetti dell'edificio principale, il cui materiale predominante è il marmo, sono composti da travi e pannelli con decorazioni di colore bianco e nero. il Partenone di AteneL'ala nord è costituita da un ambiente a forma rettangolare e da un portico formato da tre colonne doriche "in rappresentanza", dal quale si poteva accedere grazie alla presenza di una porta delimitata da due finestre. Presumibilmente veniva utilizzata come sala da pranzo per i devoti che si recavano all’Acropoli e al suo interno è probabile che vi fossero anche dei letti. Nei tempi moderni è molto conosciuto con il termine "Galleria", che deriva dalla descrizione fatta da Pausania, perché la sala era ornata da dipinti, tra cui opere dei pittori Polygnotos e Aglaofontos. Simile all'ala nord, la facciata dell'ala sud è formata da un portico composto da tre colonne doriche "in rappresentanza". Diversamente dal portico dell'ala nord, il portico sud non accompagna ad una stanza, poiché il progetto originale è stato ridotto, probabilmente per difendere i confini del tempio di Atena Nike.

Modifiche apportate nel corso dei secoli

Nel corso del periodo paleocristiano, intorno al 6 d.C. l'ala posta a sud dei propilei fu modificata e venne trasformata in una basilica cristiana formata da un’unica navata. Nel periodo del Medioevo, i dominanti franchi e fiorentini decisero di stabilirsi nei propilei. Di conseguenza, i propilei subirono delle modifiche in modo tale che andasse bene come palazzo. Nell'ala destra dell'edificio fu costruita la torre, detta Koulas, che esiste ancora oggi. Durante l'occupazione dei Turchi, avvenuta dal 1458 al 1830, i propilei diventarono la dimora della guardia turca. L'edificio principale fu adoperato come luogo per il deposito della polvere da sparo.
Nel 1645 un fulmine causò lo scoppio a causa della polvere da sparo conservata all’interno dell'edificio e questo evento determinò diversi danni all'edificio. Dopo la liberazione dai turchi, i supplementi medievali e turchi furono distrutti e furono effettuati scavi nell'area dei propilei. All'inizio del XIX secolo gli equipaggi di Lord Elgin hanno effettuato delle modifiche all’edificio nel portico ad est e ad una pietra del trono sulla parete sud dell'edificio principale.
Tra gli anni 1836-1838, nell'ambito di interventi di sgombero, furono distrutti la maggior parte dei resti del palazzo medievale, mentre nel 1875 la torre dei Franchi, che era stata costruita sull'ala sud, fu abbattuta. Successivamente, nel corso del 1900, vennero effettuati degli importanti lavori di restauro del monumento che includevano ampi interventi di restauro da parte di N. Balanos tra il 1909 e il 1917, gli interventi di A. Orlandos dal 1947 al 1956 e l'intervento totale dell'ESMA (l'Ephorate of Prehistoric and Classical Antiquities) dal 1975 fino ai giorni nostri, sotto la supervisione del Monument Conservation Committee.