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La conquista dello spazio

Dopo la guerra fredda la competizione tra le due potenze si fece più acuta soprattutto per la contesa spaziale. I due Paesi, infatti, destinarono percentuali altissime del loro bilancio alla sperimentazione di veicoli spaziali, prima per raggiungere l’orbita terrestre, poi per trasportare l’uomo nello spazio e sulla luna. Il primo risultato fu raggiunto dall’Unione Sovietica che lanciò nel 1957 lo Sputnik 1 e un mese dopo lo Sputnik 2 con a bordo la cagnetta Laika , morta durante la spedizione.

Dopo alcuni tentativi falliti anche gli USA in orbita il loro primo satellite. Il risultato più importante fu ottenuto dai sovietici che mandarono il cosmonauta Jury Gagarin nello spazio, per la prima volta. Il successo dell’URSS convinse il governo americano a concretizzare il loro programma spaziale. Il 21 Luglio 1929, Neil Armstrong e Buzz Aldrin, sbarcarono con la navicella Apollo 11 sul suolo lunare, sul quale piantarono la bandiera americana.
Dopo queste conquiste i programmi spaziali delle due superpotenze si rivolsero in diversi campi: gli USA costruirono lo Shuttle, un veicolo a basso costo per il trasporto umano nello spazio, mentre l’Unione Sovietica iniziò a progettare basi per la permanenza umana nello spazio, per fare esperimenti in assenza di gravità. Non tutti i progetti però ebbero successo; alcuni causarono la morte di qualche scienziato. I costi per le ricerche erano molto elevati e con il tempo
I due paesi iniziarono a collaborare dando vita al Progetto di Stazione Spaziale Internazionale, una base spaziale abitata da scienziati da varie nazionalità. Gli studi proseguirono con l’invio di altre sonde per studiare i pianeti.