2. Villa Valguarnera è in assoluto la più imponente e
lussuosa delle ville bagheresi.
Nel 1708 nella tenuta di Valguarneratenuta di Valguarnera esisteva
già una casa di villeggiatura di stile barocco. Il
terreno dove sorge la villa attuale fu concesso dalla
famiglia Joppolo,famiglia Joppolo, tra il 1712 e il 1713, e la
costruzione del palazzo fu voluta, nel 1714, dalla
principessa Marianna del Bosco GravinaMarianna del Bosco Gravina,
sposata a prime nozze con il principe Emanuele
Valguarnera ed in seconde con Giuseppe del
Bosco, principe di Cattolica.
Gli architetti furono Tommaso Maria Napoli,
Gascione Venarini, Giovan Battista e Vincenzo
Fiorelli.
3. Morta la principessa nel 1733, la costruzione del
palazzo venne continuata dal figlio FrancescoFrancesco
Saverio principe di ValguarneraSaverio principe di Valguarnera e poi dalla
nipote Marianna, che la completò nel 1783.
4. La Villa è situata in mezzo a un parco recintato da terrazze e
balaustre,preceduto da un ampio piazzale a doppia esedra e
da una stupenda facciata che si concava nel mezzo per
accogliere la scala a tenaglia. La facciata posteriore, che
porta verso il mare, si presenta rettilinea. La corte antistante
al palazzo, di stile corinzio, è circondata da casette sovrastate
da due lunghe terrazze su di un portico sostenuto da trentasei
colonne.
Al piano superiore dell’edificio si accede attraverso un
monumentale scalone esterno, a doppia rampa, sul quale
sono sistemate le statue delle quattro Muse.
Sopra il balcone centrale vi sono due medaglioni che
rappresentano il principe don Emanuele di Valguarnera e la
principessa Marianna.
5.
6. Accanto allo stemma della famiglia vi sono degli
angioletti che fungono da ornamento.
7. Dallo scalone si accede, attraverso una veranda, ad
un’ampia ed elegante sala da ballo, decorata con
profili in oro zecchino e motivi floreali.
Gli interni di Villa Valguarnera sono
interamente affrescati. Purtroppo la casa nel corso
degli anni ha subito quattro grossi furti che hanno
comportato la perdita delle collezioni più importanti e
di valore. Ciononostante la villa mantiene i suoi arredi
originali e quell’atmosfera intima e accogliente di
un luogo abitato e amato.
8.
9. Le stanze del pianterreno sono state decorate dal
pittore Elia IntergugliemiElia Intergugliemi, mentre le stanze del
piano sovrastante che ritraggono scene mitologiche
e paesaggi sono opera di LuzzardiLuzzardi. Sempre al
piano superiore si possono ammirare due dipinti
realizzati dal pittore Paolo VastaPaolo Vasta.
10. La Villa sorge alle falde della Montagnola,Montagnola, un’alta
collinetta da dove si ammira l’incantevole panorama
dei golfi di Palermo, Termini Imerese, del colle
soluntino e del Monte Catalfano.
Essa ospita un vasto parco, all’interno del quale vi
erano due coffee-house decorati da affreschi e coperti
da erbe rampicanti. Vi era anche una fontana con la
statua di Nettuno e alcune statue delle principali
divinità campestri: Cerere, Bacco, Pan e Flora che
oggi sono in stato di degrado.
11. A Villa Valguarnera trascorse la sua adoloscenza
la scrittrice Dacia MarainiDacia Maraini. La madre di Dacia,
la pittrice TopaziaTopazia, apparteneva infatti, all’antica
e nobile famiglia degli Alliata di Salaparuta,Alliata di Salaparuta,
proprietaria della villa. Il padre, Fosco MarainiFosco Maraini
invece, era un etnologo. Il ricordo della Villa
rimase così impresso nella memoria della
scrittrice tanto da divenire il luogo nel quale
furono ambientati due suoi romanzi: “La lunga“La lunga
vita di Marianna Ucrìa” e “Bagheria”.vita di Marianna Ucrìa” e “Bagheria”.