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Borsa Italiana in deciso rosso: torna il timore-dazi

Sono tornati i timori di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina: Donald Trump ha ventilato l’ipotesi di procedere con un forte incremento dei dazi (dal 10% al 25%) su prodotti cinesi

di Edoardo Fagnani 6 mag 2019 ore 17:39

azioni-di-mercatoPiazza Affari e le borse europee iniziano la settimana con ribassi rilevanti. Già l'apertura di seduta ha visto prevalere le vendite, in scia alle pesanti perdite registrate dalle piazze asiatiche, in particolare la borsa cinese. Il calo si è ridimensionato nel corso delle contrattazioni del pomeriggio.

Alla base dei ribassi i rinnovati timori di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina: Donald Trump ha ventilato l’ipotesi di procedere entro la fine della settimana con un forte incremento dei dazi (dal 10% al 25%) su prodotti cinesi per un valore nell’ordine dei 200 miliardi di dollari. Inoltre, il presidente degli Stati Uniti ha segnalato che a breve potrebbero essere introdotti ulteriori dazi del 25% su altri prodotti importati per un ammontare di 325 miliardi di dollari.

Secondo gli analisti di IntesaSanpaolo i prossimi giorni saranno determinanti per le prospettive dei negoziati tra Stati Uniti e Cina, con un forte aumento di incertezza del tutto inatteso. Secondo Antonio Cesarano - Chief Global Strategist di Intermonte SIM - l’ipotesi di base rimane sempre quella di possibili prese di profitto tra maggio e giugno, indotte prevalentemente dalla percezione di minore possibilità a breve di ulteriore supporto delle banche centrali.

Così il FTSEMib ha registrato un calo dell'1,6% a 21.409 punti (minimo di 21.246 punti, massimo di 21.469 punti) mentre il FTSE Italia All Share ha perso l'1,49%. Variazioni in ribasso anche per il FTSE Italia Mid Cap (-1,62%) e per il FTSE Italia Star (-1,83%). In generale calo (ma mediamente meno) anche tutte le altre principali borse europee. In rosso l'apertura di Wall Street.

L’euro resta sotto gli 1,12 dollari, mentre il bitcoin si conferma oltre i 5.500 dollari (poco più di 5.000 euro).

Lo spread tra Btp e Bund ha sfiorato i 260 punti.

 

Forti vendite su Fiat Chrysler Automobiles dopo l’ottima performance messa a segno venerdì, nel giorno della diffusione dei risultati trimestrali. Il titolo della società automobilistica ha lasciato sul terreno il 2,23% a 13,858 euro. Non si sono fatte attendere le indicazioni degli analisti dopo i dati del primo trimestre del 2019. Banca IMI ha alzato da 14,3 euro a 15,1 euro il target price su Fiat Chrysler Automobiles, apprezzando la conferma delle stime finanziarie per l’intero 2019. Al contrario, Equita sim ha limato da 16,1 euro a 15,8 euro il target price sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per il biennio 2019/2020. Gli esperti delle due banche d’affari hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

Tra gli industriali male anche Pirelli (-3,3%) e CNH Industrial (-3,7%). Altri 2 titoli che potrebbero essere penalizzati da una ipotetica guerra commerciale.

 

In rosso i bancari.

IntesaSanpaolo ha registrato una flessione dell'1,4% a 2,2895 euro. Secondo quanto scritto su Milano Finanza l'istituto starebbe preparando una nuova maxi operazione sui crediti deteriorati. In particolare, la banca starebbe costruendo con Prelios un’operazione da una decina di miliardi che dovrebbe definirsi entro fine 2019. Oggetto del deal sarebbero gli unlikely to pay (utp), ossia le inadempienze probabili.

Performance peggiore per UniCredit (-3,27%).

 

In calo i titoli del settore petrolifero, dopo il ribasso registrato dal brent, che è tornato sotto quota 70 dollari al barile.

Saipem è risultata in flessione dell'1,28%.

Seduta negativa anche per Tenaris. Il titolo ha perso l'1,4% a 12,01 euro. Dopo la diffusione dei risultati del primo trimestre del 2019 gli analisti di Mediobanca hanno limato da 15,5 euro a 15 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2019/2021; tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Equita sim, invece, si è limitata a ridurre le stime sulla marginalità di Tenaris per il triennio 2019/2021, confermando il prezzo obiettivo di 13,8 euro e il rating “Hold” (mantenere).

 

Pessima giornata per l’A.S. Roma (-6,98% a 0,52 euro). Il pareggio contro il Genoa (1 a 1 il punteggio finale della partita giocata a Marassi) complica il cammino del club giallorosso per centrare l’obiettivo di qualificazione alla prossima Champions League. L’ A.S. Roma ora ha 59 punti, tre in meno dell’Atalanta che si trova al quarto posto, l’ultimo disponibile per partecipare alla maggiore manifestazione calcistica europea.

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