Nesli racconta “Vengo in pace”, il suo nuovo album

Anticipato dal singolo "Le cose belle", Nesli pubblica "Vengo in pace", decimo album della sua. Questa sera, a Roma,  la prima tappa del tour.[

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Nesli

Si intitola Vengo in pace il nuovo album di Nesli, che con questa produzione chiude idealmente la trilogia iniziata con Andrà tutto bene (2015) e Kill Karma (2016), vero e proprio percorso musicale alla ricerca di una serenità e di un equilibrio interiore. Tre titoli per tre cd nati separatamente ma legati da un fil rouge perfetto, che attinge a piene mani dalle esperienze di vita degli ultimi quattro anni dell’artista marchigiano.

Nesli, affiancato dal produttore Brando, ha lavorato in cinque diversi studi di registrazione, dando ad ogni traccia il giusto habitat. «Con Vengo in pace chiudo una trilogia, ed è stato un vero e proprio percorso umano dove mi sono messo completamente a nudo. È stato un po’ come dare la possibilità alla gente di sbirciare dalla serratura della mia vita», spiega il rapper, «e sono state proprio le canzoni a portarci nella direzione che volevamo. Ne abbiamo seguito il flusso e non è stato un esercizio di stile come con Andrà tutto bene, che al contrario era proprio un’altalena pop».

E aggiunge orgoglioso: «È una vera fortuna  trovare un team che crede in quello che fai e che produce le tue idee, sono felice del risultato ottenuto perché tra le mani ho l’album che rispecchia esattamente ciò che sono oggi. Faccio un lavoro che è una gran figata, il sole splende, sono appagato e super positivo nei confronti del mondo e ho aperto anche un negozio di tatuaggi, una mia grande passione. Sarà che per il capricorno tutti i pianeti sono perfettamente allineati? Magari prima o poi tornerò ad essere incazzato ma per ora me la godo, e vivo in modo positivo ogni singolo giorno». 

Nesli

Perché hai voluto specificare che vieni in pace?
«Questo album ha un po’ l’atteggiamento della frase manifesto ovvero non accettare compromessi. Potrebbe sembrare gridata da un soldato in trincea che non spara ma si alza e dice ‘aspetta, devo dirti una cosa’, senza bandiera bianca, spiegando che viene in pace. Vorrei fosse questo l’atteggiamento di tutto il disco, e proprio per questo, sulla cover, tendo la mano alla gente, sia al pubblico quando suonerò, che a chi mi intervista e mi dedica del tempo prezioso».

Qual è il brano che ti rappresenta di più?
«Si intitola Ma che ne so e racconta di come a volte si è talmente abituati al lato oscuro della propria vita, che quasi ci si rassegna o più semplicemente lo si accetta, senza provare la necessità di apparire migliori di quel che si è».

Hai scelto di pubblicare il tuo album in contemporanea con la partenza del tour: come reagirà il pubblico sotto al palco, non conoscendo i pezzi?
«Infatti sono proprio curioso di vedere come andrà, visto che durante il concerto suonerò nove canzoni ma tutti le conosciamo appena. Compreso me!».

Queste le tappe del tour di Nesli: 

21 marzo – Roma, Largo Venue
26 marzo, Bolzano, Teatro Cristallo
28 marzo, Firenze, Flog
29 marzo – Bologna, Estragon
31 marzo Torino, Hiroshima
4 aprile – Napoli, Casa della Musica
6 aprile – Catania, Land
11 aprile – Milano, Alcatraz  

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