Come annunciato lo scorso 21 Dicembre, i giornalisti di Rai Sport sono in sciopero contro l’azienda di Viale Mazzini. Oggi, 3 Gennaio, i giornalisti della branca sportiva della Rai hanno incrociato le braccia (conseguenza principale la diretta ‘muta’ del quarto di finale di Coppa Italia tra Juventus e Torino) per protestare contro le scelte dei vertici della TV pubblica, rea di aver abbandonato la corsa per assicurarsi i Mondiali di calcio di Russia 2018 e di star per fare altrettanto anche con il Mondiale di Formula 1.
Su quest’ultimo punto, da mesi si rincorre una ridda di voci contrastanti, che vedono la Rai ora completamente disimpegnata, ora mantenere l’assetto delle ultime stagioni, ora diminuire a 4 il numero di gare in diretta. Nulla di ufficiale, però, è ancora trapelato e la sensazione è che bisognerà aspettare ancora qualche settimana prima di avere certezze (che al momento non ci sono).
Di seguito, ecco il comunicato diffuso dal segretario Usigrai, Vittorio Di Trapano: “Ci scusiamo per il disagio. Ma è una protesta necessaria, per ribadire il diritto di voi cittadini che pagate il canone a poter assistere gratuitamente ai piu importanti eventi sportivi. Che, infatti, registrano sempre straordinari risultati di ascolto. La Rai invece non trasmetterà in diretta tv alcuni grandi appuntamenti, come i mondiali di calcio. È la prima volta che accade. Ed è a rischio anche la Formula 1. Tutto a beneficio della concorrenza privata. L’azienda e il direttore di Rai Sport dunque fanno scelte di segno contrario, per di più spendendo soldi in costose collaborazioni e per acquistare prodotti da società esterne. Noi vogliamo una Rai Servizio Pubblico che trasmetta più sport, con sempre maggiore qualità. Riteniamo inaccettabile che ormai lo sport sia un privilegio dei pochi che possono permettersi un abbonamento alla pay tv. Vogliamo che – grazie alla Rai – lo sport sia di tutti e per tutti“.
Non si è fatta attendere la replica della Rai, che si è scagliata contro i giornalisti ‘scioperanti’: “È vero, lo Sport è di tutti, ma sconcertante è proprio l’atteggiamento dei giornalisti di Rai Sport a difesa delle proprie rendite di posizione ignorando che la Rai investe sul prodotto Sport oltre 200 milioni di Euro l’anno. Con l’eliminazione dell’Italia la Rai non poteva sostenere ulteriori e ingenti investimenti dettati da sole ragioni commerciali; non è un caso che altri servizi pubblici di importanti paesi europei, pur con le loro nazionali qualificate alla fase finale, non trasmetteranno le partite dei Mondiali di Russia. Sorprende infine che, invece di valorizzare gli eventi di cui Rai detiene i diritti come la Coppa Italia, i giornalisti di Rai Sport abbiano deciso di privare i telespettatori del loro autorevole commento”.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.