Prospettive svizzere in 10 lingue

Catalogna: resta in cella Junqueras, liberi 6 ministri

Oriol Junqueras. KEYSTONE/AP/PAUL WHITE sda-ats

(Keystone-ATS) Il Tribunale supremo spagnolo ha deciso di mantenere in detenzione l’ex vicepresidente catalano Oriol Junqueras e i “due Jordi”, Sanchez e Cixart, e di rimettere in libertà con una cauzione di 100’000 euro sei dei sette ministri detenuti da un mese.

Il giudice Pablo Llarena ha negato la rimessa in libertà anche dell’ex-ministro degli interni Joaquim Forn.

La decisione del magistrato spagnolo interviene a poche ore dall’inizio della campagna per le elezioni catalane del 21 dicembre cui non potranno quindi partecipare Junqueras, leader e capolista di ERC, il primo partito catalano, e Jordi Sanchez, numero due sulla lista di Junts Per Catalunya (JxCAT) guidata dal presidente deposto Carles Puigdemont, in esilio a Bruxelles.

Il magistrato spagnolo ha giustificato la decisione di confermare il carcere nei confronti dell’ex vicepresidente catalano Oriol Junqueras, dell’ex-ministro degli interni Joaquim Forn e dei due Jordi’, Sanchez e Cixart, con “un rischio di reiterazione del reato”, ritenendo “le loro azioni direttamente vincolate con una esplosione di violenza”.

Il fronte indipendentista ha sempre rilevato che il processo è stato esclusivamente pacifico e democratico e considera i 10 leader incarcerati “detenuti politici” dello stato spagnolo.

Il giudice del Tribunale Supremo spagnolo ha anche imposto il ritiro dei passaporti dei sei ministri catalani che potranno uscire dal carcere pagando una cauzione di 100’000 euro. Raul Romeva, Carles Mundò, Dolors Bassa, Meritxell Borràs, Jordi Rull e Josep Turull non potranno uscire dal territorio spagnolo e dovranno presentarsi ogni settimana in tribunale.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR