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Croazia: crimini guerra, sotto accusa 22 ex paramilitari serbi

Un carro armato croato (foto d'archivio) Keystone/EPA/PAUL JENKS sda-ats

(Keystone-ATS) La procura di Zagabria ha incriminato 22 ex appartenenti alle forze paramilitari serbe con l’accusa di crimini di guerra commessi nel settembre 1991.

Secondo i media locali i serbi – otto dei quali erano comandanti – sono accusati di aver maltrattato, torturato e ucciso 20 civili croati e due prigionieri di guerra nelle località di Cojlug, Balinci e Cetekovac. Tra le accuse vi è anche l’incendio di una sessantina di case di civili croate e di una chiesa.

Il conflitto armato serbo-croato (1991-1995) scoppiò dopo la proclamazione d’indipendenza della Croazia, quando la popolazione serba nell’est del Paese – appoggiata da Belgrado – si ribellò proclamando la secessione. La guerra provocò circa ventimila morti e centinaia di migliaia di profughi.

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