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Dazi: Harley-Davidson sposta parte produzione fuori Usa

Nei prossimi 18 mesi Harley-Davidson aumenterà la produzione nei suoi impianti internazionali, che sono in Australia, Brasile, India e Thailandia (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/EPA/IAN LANGSDON sda-ats

(Keystone-ATS) Harley-Davidson prevede di spostare parte della produzione delle sue moto fuori dagli Stati Uniti in risposta ai dazi europei.

La casa motociclistica stima che ognuna delle sue moto costerà in media 2200 dollari in più con l’Ue che ha aumentato dal 6% al 21% i dazi sull’import.

Nei prossimi 18 mesi Harley-Davidson aumenterà la produzione nei suoi impianti internazionali, che sono in Australia, Brasile, India e Thailandia.

Il produttore stima che i dazi peseranno per 90-100 milioni di dollari l’anno, una cifra che la società non intende scaricare sui consumatori. ”Aumentare la produzione internazionale per alleviare l’effetto dei dazi Ue non è la soluzione preferita dalla società, ma rappresenta l’unica opzione perseguibile per rendere le moto accessibili ai consumatori in Ue”, si legge in una nota di Harley.

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