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Manifestazione a Losanna contro razzismo

I manifestanti a Losanna Keystone/VALENTIN FLAURAUD sda-ats

(Keystone-ATS) Circa 500 persone hanno sfilato a lungo oggi pomeriggio a Losanna per rendere omaggio a Mike, un 40enne nigeriano deceduto il primo marzo in ospedale all’indomani di un controllo di polizia movimentato nel capoluogo vodese.

La manifestazione intendeva anche denunciare il razzismo e la violenza della polizia.

Dopo un minuto di silenzio nella Place Chauderon, i manifestanti – 500 secondo la polizia losannese – si sono incamminati sotto la pioggia scandendo in inglese e con forza “Abbiamo bisogno di pace”, “Chi ha ucciso Mike? La polizia” o “Giustizia per Mike”.

I partecipanti, che si sono fermati in particolare davanti alla centrale di polizia, portavano striscioni su cui vi era scritto ad esempio “la vita dei neri conta”, “la polizia protegge le pelli bianche”. Alcuni hanno poi qui denunciato il silenzio nei confronti delle discriminazioni, altri hanno puntato il dito contro il lavoro della delle forze dell’ordine, ha constatato l’ats sul posto.

Su una facciata uno dei manifestanti ha scritto “RIP” e “ACAB”, ossia “Rest in peace” (Riposa in pace) e “All cops are bastards” (Tutti i poliziotti sono dei bastardi). I leader esprimevano in modo forte il loro risentimento, mentre l’atmosfera nel corteo era più pacifista.

Organizzata dal collettivo Jean Dutoit, un gruppo di sostegno ai migranti e appoggiato dal collettivo Afro-Swiss e SolidaritéS Vaud, la manifestazione è stata organizzata dopo il decesso di un nigeriano di 40 anni avvenuto all’ospedale di Losanna il primo marzo scorso all’indomani di un controllo di polizia.

L’uomo si era opposto alla polizia che era stata attirata dal suo “comportamento sospetto” in occasione di un controllo preventivo contro lo spaccio di stupefacenti. Non avendo obbedito alle intimidazioni degli agenti, il 40enne era stato bloccato con la forza. Poco dopo essere stato ammanettato l’uomo ha avuto un malore. Nonostante le prime cure e il trasporto al Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV), il nigeriano è deceduto la mattina del giorno seguente.

Mentre gli venivano prodigate le prime cure in seguito al malore la polizia aveva riferito che “diverse palline di cocaina sono state scoperte vicino al viso e in bocca”. Un’inchiesta penale è in corso.

Questo caso si è verificato a poco più di un anno dalla morte di Hervé, un congolese di 27 anni ucciso da un poliziotto a Bex (VD), e quattro mesi dopo il decesso di un richiedente asilo del Gambia avvenuto in una cella della polizia vodese.

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