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Migranti: Tusk propone centri sbarco fuori da Europa

Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk propone un centro sbarco fuori dall'Europa KEYSTONE/EPA/WILL OLIVER sda-ats

(Keystone-ATS) Realizzare centri di sbarco al di fuori dell’Europa, rafforzare la cooperazione con i Paesi di origine e, in particolare, con la guardia costiera libica, creare una linea di bilancio Ue dedicata interamente alla lotta contro l’immigrazione illegale.

Queste le tre proposte che il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk chiederà di adottare ai leader Ue quando si incontreranno domani a Bruxelles.

Sempre più persone stanno iniziando a credere che solo un’autorità con il pugno duro, anti-Europea e anti-liberale possa fermare l’immigrazione illegale. Se la gente crede questo allora può credere a tutto quello che gli viene detto. La posta in gioco è molto alta ed il tempo è poco”. Così in un tweet Tusk mette in guardia contro le facili soluzioni al problema migranti alla vigilia del Consiglio europeo.

La prima proposta di Tusk domani sul tavolo dei 28 consiste nello “stabilire piattaforme regionali di sbarco fuori dall’Europa, se possibile con l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) in modo da cambiare il funzionamento delle operazioni di ricerca e salvataggio”, con l’obiettivo di “spezzare il modello di business dei trafficanti, dato che questo è il modo più effettivo per arrestare i flussi e mettere fine alla tragica perdita di vite in mare”.

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