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Siria: Amnesty, da Coalizione USA crimini di guerra a Raqqa

(Keystone-ATS) “Potenziali crimini di guerra”: è l’accusa di Amnesty International per i bombardamenti della Coalizione internazionale durante l’offensiva per strappare all’Isis il controllo di Raqqa che l’anno scorso hanno provocato migliaia di morti e feriti tra i civili.

Un rapporto dell’organizzazione dal titolo “Guerra di annientamento, il devastante tributo dei civili”, è stato pubblicato oggi alla vigilia del primo anniversario dell’inizio dell’attacco finale all’ex “capitale” dello Stato islamico in Siria. La ricerca si basa sui risultati di visite compiute a 42 siti dei bombardamenti e interviste a 112 testimoni civili. Amnesty afferma che tra il 6 giugno e il 17 ottobre 2017 l’offensiva della Coalizione “ha ucciso e ferito migliaia di civili e distrutto la maggior parte della città”.

I civili erano intrappolati mentre i combattimenti infuriavano tra l’Isis e le cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf) a guida curda, sostenute da incessanti bombardamenti della Coalizione internazionale a guida americana. L’Isis aveva minato le vie di fuga e sparava sui civili che cercavano di scappare.

“Le forze americane, britanniche e francesi della Coalizione – si aggiunge nel rapporto – hanno compiuto decine di migliaia di raid e gli Stati Uniti hanno ammesso di avere sparato 30’000 colpi di artiglieria. Le forze USA sono responsabili per il 90% dei raid aerei”. Secondo Amnesty le atrocità commesse dall’Isis durante i quattro anni di controllo su Raqqa non esonerano la Coalizione internazionale dalle sue responsabilità.

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