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Yemen: si combatte a Hodeidah. Inviato Onu a Sanaa

L'inviato speciale dell'ONU per lo Yemen, Martin Griffiths, è arrivato oggi a Sana'a. KEYSTONE/EPA/YAHYA ARHAB sda-ats

(Keystone-ATS) Continuano in Yemen i combattimenti intorno alla città portuale di Hodeidah, con le forze governative che hanno affermato oggi di avere strappato l’aeroporto internazionale ai ribelli sciiti Houthi.

La notizia non è però confermata da altre fonti, mentre nel Paese è arrivato l’inviato speciale dell’Onu, Martin Griffiths, per cercare un accordo che porti a un cessate il fuoco.

Di primo mattino le truppe fedeli al presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, appoggiate dalla Coalizione araba a guida saudita, hanno affermato di avere preso il controllo dell’aeroporto, e che gli artificieri erano al lavoro per ripulirlo dalle mine. Ma successivamente altre fonti governative hanno detto che i combattimenti proseguono all’entrata dello scalo, situato a sud della città.

Attraverso il porto di Hodeidah, sul Mar Rosso, passa circa l’80 per cento degli aiuti umanitari destinati alla popolazione, di cui i due terzi, cioè circa 22 milioni di persone, hanno bisogno di assistenza. La Coalizione a guida saudita accusa tuttavia gli Houthi di usare lo scalo anche per importare armi inviate dall’Iran. All’offensiva partecipano anche truppe di terra degli Emirati arabi uniti, mentre l’Arabia Saudita fornisce appoggio aereo.

Secondo fonti militari, circa 140 soldati e miliziani ribelli sono rimasti finora uccisi nei combattimenti, cominciati mercoledì. Ma nei giorni scorsi l’Onu ha lanciato l’allarme per le possibili conseguenze per centinaia di migliaia di civili, avvertendo che, nel caso di un assedio prolungato, “nel caso peggiore” fino a 250.000 potrebbero essere a rischio di “perdere tutto, compresa la vita”.

Griffiths è intanto arrivato a Sanaa, la capitale del Paese che dal 2014 è controllata di ribelli, per proporre che gli Houthi cedano il controllo del porto di Hodeidah ad un comitato sotto la supervisione delle Nazioni Unite per porre fine all’offensiva delle forze filo-saudite. Un portavoce degli Houthi, Mohammed Abdulsalam, aveva tuttavia criticato Griffiths ancora prima del suo arrivo, affermando che fino ad ora l’inviato dell’Onu non ha fatto “niente”.

Il portavoce ha affermato che, nonostante le visite già compiute nella capitale Sanaa e i colloqui avuti con i dirigenti Houthi, Griffiths sta solo fornendo “una copertura” per gli attacchi della Coalizione saudita in Yemen.

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