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Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze, aumenta violenza sui minorenni. Molte vittime sono di genere femminile

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È questo il dato drammatico che per primo emerge dalla presentazione dei dati per Campagna Indifesa di Terre des Hommes, che mostrano un costante aumento dei crimini ai danni di minorenni: +89% dal 2004 in Italia. Il record drammatico del numero dei reati commessi in danno di minori nel 2021 (riferiti agli artt. 570, 571, 572, 574, 575, 591, 600 bis, 600 ter, 609 bis, 609 ter, 609 quater, 609 quinquies del codice penale) supera quota 6 mila: i casi sono stati 6.248, per il 64% ai danni di bambine e ragazze e alimentati dalla violenza sessuale, che registra anch’essa un record assoluto con 1.332 casi, di cui le giovani sono l’88% delle vittime.

Per saperne di più si può scaricare il report al seguente link https://terredeshommes.it/indifesa/dossier/. I dati sono stati elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale e resi noti in questi giorni dalla Fondazione Terre des Hommes nel Dossier Indifesa “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2022, in occasione della Giornata mondiale delle bambine che ci celebrerà l’11 ottobre.

La Campagna Indifesa di Terre des Hommes è nata nel 2012 in occasione della prima Giornata Mondiale delle bambine e ragazze e ha come obiettivo quello di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulle gravi violazioni dei diritti delle bambine e delle ragazze, vittime ogni giorno nel mondo, con lo scopo di fare luce sull’importanza di assicurare loro protezione e sostegno.

Tra tutti i reati a sfondo sessuale considerati, la prevalenza delle vittime è largamente di genere femminile. Fra questi la percentuale più alta di vittime bambine sono la violenza sessuale aggravata (aumentata in un anno del 41%) e la violenza sessuale (88% e 87%). Ed è così anche per gli atti sessuali con minorenne (83%), la detenzione di materiale pornografico (82%), la corruzione di minore (76%), la prostituzione minorile (67%) e per la pornografia minorile (69%).

Anche le Nazioni unite confermano che una donna su tre nel mondo (736 milioni) ha subito violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita da un uomo, mentre 15 milioni di ragazze fra i 15 e 19 anni hanno subito rapporti sessuali contro la propria volontà dal partner. E l’Organizzazione mondiale della sanità comunica che le percentuali sono pressoché invariate da 10 anni.

Non va trascurato anche il dato sui “matrimoni forzati”, per cui nel 2021 un terzo delle 20 vittime era minorenne, in particolare il 6% aveva meno di 14 anni e il 27% tra 14 e 17 anni. Il dato totale mostra un aumento nel tempo di questo reato, con 7 negli ultimi 5 mesi del 2019, 8 nel 2020 e 20 nel 2021. Le vittime sono per l’85% di genere femminile e per il 64% di origine straniera, mentre il 71% degli autori noti è maschio.

Aumentano anche i reati in ambito domestico, ossia i maltrattamenti contro familiari e conviventi, che nel 2021 hanno colpito 2.501 giovani, al 54% di genere femminile. L’aumento dall’anno precedente è limitato al 5%, ma nel 2020 era stato toccato il record con 2.337 casi, mentre il dato dal 2004 è aumentato del 233%.

Informazione e sensibilizzazione

Terre des Hommes, attraverso le parole del direttore Paolo Ferrara, afferma che bisogna lavorare sulla raccolta dati, per fare emergere il sommerso, ma anche per favorire l’informazione e la sensibilizzazione, in un lavoro di squadra con le Forze di Polizia, il mondo della scuola e dello sport, con gli ospedali e un network sempre più ampio di associazioni e enti locali. In particolare, il mondo dello sport è uno degli ambiti da tenere sotto osservazione a proposito di abusi su minori, ma è al contempo una preziosa risorsa per l’empowerment femminile e per favorire la parità di genere.

I reati sui minori nello sport

Proprio durante la presentazione del Dossier Indifesa è stata annunciata la prima ricerca nazionale sull’incidenza dei reati su minori nello sport, promossa e ideata da ChangeTheGame, con la collaborazione di Terre des Hommes. La ricerca nasce dall’esigenza di accelerare l’introduzione di nuove regole e nuove politiche per la protezione dell’infanzia in ambito sportivo.