Amici di San Rocco, anche Palata all'incontro europeo dell'11 maggio
PALATA. Ci sarà anche il sindaco di Palata, Michele Berchicci, col comune in fermento per la campagna elettorale, il prossimo 11 maggio a Ceglie Messapica, per l’incontro europeo degli Amici di San Rocco. Un appuntamento imperdibile per chi pratica il culto del pellegrino di Montpellier. A sancire, anzi a rinsaldare il vincolo tra la comunità palatese e l’associazione che vede Fratel Costantino De Bellis come custode e guardiano delle reliquie, è stato proprio l’incontro di giovedì scorso a Palata tra Berchicci e lo stesso frate. «Missionari come San Rocco. Carissimi amici e devoti di San Rocco. Vorrei condividere con voiun pensieronuovoper moltidi noi ,ma in realtà insito nella nostra fedee che deve sempre spronarci a viverein maniera proficuaquesto. Tempoche il Signoreci dona nel pellegrinaggio terreno : la missione.
Tante voltequando pensiamoa questo termine , ci vengono in mente sicuramente tutti quei sacerdoti , religiosi , consacrati e laici che nei paesi lontanio dovenon è diffuso il Cristianesimo portano l'annunciodel Vangelo .
In realtà facendo. Unattento esamedi coscienza e considerandoa chi apparteniamo e versochi andiamo dovremmoriflettere meglio su questo concetto cheanche San Rocco ha attuatopienamente in maniera esemplare in tutta la sua vita.
La missioneinfatti, deve essereun obbiettivo principale del cristiano e dell'amico di San Rocco , di colui che si professa discepolo di Gesù e che sulle orme di. San Rocco vuole imitare la santità .
Non possiamo essere semprepensare che devono essere gli. Altri. A faretutto,ma noi. In prima personacomei discepoli delle. Primecomunità. Cristiane e cosìcome hanno fattonei secoli , abbiamo il doveredi portare. L'annuncio della luce di Cristo ovunque : in famiglia dove. Troppo spesso regna l'apatiae l'indifferenza; sul posto di lavoro dove tante volte scendiamo a compromessipur di non rovinare un rapportocon i colleghie allora. Il nostro agiresi conforma a quello degli altri e nascondiamo. La luce del Vangelo sotto. Il mogio della paura ; tragli amiciche ormai la pensano come il "mondo", ritenendo gli insegnamenti di Diodelle regolevecchie passate quando è solo Diocheci fa vivere da vivi, ed è lo Spirito Santoche. Ci rende veramenteliberi di amare, gioire, pensare, parlare, agire secondo. Quello che siamofigli di Dio. Perché in Gesù lo siamo, e perché la sua morte in croce nonè passata invano. Gesù ci ricordache siamosuoi discepolinon dobbiamo dimenticare mai questosuo insegnamento:Voi sietela lucedel mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna. Per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniereperché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda lavostra luce davanti agli uomini , perché vedendo le vostre opere buone e rendano gloriaal vostro Padre che è nei cieli ( Cf. Mt 5, 14-16). Quindi carissimi amici e fratellidi San Rocco viviamoil tempo che il Signoreci donaricordandoci che siamo missionari e pellegrini nel Suo nome, e come San Rocco farci prossimi a tutti nel bisogno. Vi lascio augurando a tuttidi trascorrereuna serena Quaresimadi riflessionecercando sempre come ci insegna San Rocco il voto e il cuore misericordioso del Salvatore Gesù. Amici di San Rocco a voi iscritti all'associazione madre, alle comunità e a tutti i devoti del pellegrino di Montpellier l'invito a condividere con noi una giornata fatta di fede, spiritualità, genuina devozione popolare e tanta fraternità. Vi aspetto come sempre con affetto e immensa gioia per lodare cristo risorto che compie meraviglie nei suoi santi».