Assassinato in Sudafrica, il saluto a Larino per Raffaele Mastrogiuseppe
LARINO. Tantissima gente, ma non i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Larino, nella chiesa della Beata Vergine Maria delle Grazie, ieri nel tardo pomeriggio. La santa messa in suffragio del 69enne Raffaele Mastrogiuseppe, l’imprenditore larinese assassinato barbaramente il 2 ottobre scorso nella località di Heidelberg, a 60 chilometri da Johannesburg, dopo una rapina finita male a opera di una banda di sei malviventi di colore. Un crimine efferato, che purtroppo non è certo l’unico commesso ai danni dei bianchi e nella nazione portata fuori dall’apartheid da Nelson Mandela. A celebrare la funzione religiosa è stato don Antonio Di Lalla, in assenza delle ceneri attese a Larino, visto che il corpo senza vita del 69enne emigrato da quasi 50 anni è ancora in Sudafrica. Il sacerdote ha stigmatizzato il violento assassinio, poi ha condotto la celebrazione con le parole del Vangelo, senza personalizzarlo troppo. Tra i congiunti presenti, l’unica figlia che vive in Italia, Moira, giunta col marito e la figlia. Presenti anche le 3 sorelle e un fratello, oltre a tutti i familiari di Raffaele, compreso il consigliere di minoranza Franco Rainone.