Elezioni politiche, i flussi secondo CISE, la grande importanza dell’astensione

Pubblicato il 12 Marzo 2018 alle 18:35 Autore: Gianni Balduzzi
elezioni politiche

Elezioni politiche, i flussi secondo CISE, la grande importanza dell’astensione

CISE come sempre ha svolto la propria analisi dei flussi delle elezioni, occupandosi di cosa è accaduto in tre città rappresentative dell’Italia, Torino, Prato e Reggio Calabria. Quindi del Nord, della Zona Rossa, del Sud.

Quello che emerge è che più ancora che un trasferimento di voti da una coalizione all’altra c’è stato un rimescolamento degli astenuti.

Anche se nel totale questi sono aumentati sono moltissimi coloro che non avevano votato nel 2013 e oggi sì.

E viceversa sono stati sostituiti da nuovi astenuti. In particolare al Sud, a favore del Movimento 5 Stelle

Questo è il caso di Reggio Calabria, in cui il 18% di chi non aveva votato 5 anni fa oggi ha scelto il M5S, e poco altro.

Qui nasce il trionfo del movimento di Di Maio nel Mezzogiorno. Non tanto dalla ricezione del voto di altre forze. Gli elettori della coalizione Bersani infatti lì hanno preferito astenersi, nel 38% dei casi, piuttosto che votare qualcosa di differente. Solo il 38% ha votato PD e l’11% LeU, ma ancora meno centrodestra e M5S, contrariamente a quanto alcuni pensano.

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Elezioni politiche, al Centro Nord il M5S perde vecchi voti, non ne guadagna solo di nuovi

Qualcosa di simile è avvenuto a Prato, per quanto riguarda i non votanti del 2013. Coloro che hanno deciso di andare alle urne hanno scelto in gran maggioranza il M5S. Il 12%

A Prato però cominciano a vedersi due fenomeni. Ovvero un trasferimento di voti dal centrosinistra al M5S, che assorbe il 18% del consenso della coalizione Bersani.

E la perdita di elettori da parte dei grillini stessi che vengono ri-scelti solo dal 51% dei propri vecchi sostenitori. Il 26% di questi infatti optano per la Lega. Da qui viene la vittoria di Salvini al Centro Nord.

Un rimescolamento con il M5S che assorbe astenuti ed elettori di sinistra ma ne perde a destra.

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Così avviene a Torino, dove il 23% dei grillini del 2013 va alla Lega stessa. Qui il M5S cala non va molto bene perchè non gli arrivano molti consensi dai vecchi astenuti, anche se prende il 15% dei voti della coalizione Bersani.

Il centrosinistra come in altri grandi centri urbani del Centro Nord si salva perchè assorbe gran parte degli elettori della coalizione Monti, che in questi luoghi aveva avuto ottimi risultati.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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