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Fiumicino, le svastiche coprono i versi di Leopardi e Ungaretti

Ignoti cittadini avevano usato alcune poesie famose per cancellare i graffiti fascisti dei giorni precedenti, dopo 24 ore le opere sono state vandalizzate da nazisti

Sui muri di Fiumicino, in provincia di Roma, si combatte una battaglia a suon di svastiche e letteratura.

Alcuni cittadini sconosciuti hanno cancellato i graffiti di Forza Nuova con le poesie di Leopardi e Ungaretti e, dopo sole 24 ore, già sono arrivate svastiche e croci celtiche per coprire i versi dei poeti. E' anche apparso un messaggio contro il sindaco della città: "Montino come Pallotta!".

E' un confronto fra ignoti senza volto. Di notte compaiono sui muri alcuni piccoli foglietti con le poesie, nella notte successiva qualcuno sovrappone i graffiti che inneggiano al fascismo e al nazismo. Gli unici protagonisti noti sono i versi di Dante e di Montale, così come quelli di Leopardi, Shakespeare e Cavalcanti, che sono stati distribuiti lungo tutta l'area pedonale del Lungotevere per coprire i luoghi deturpati da graffiti di estrema destra, spesso attribuiti a Forza Nuova. Anche le parole di Ungaretti, firmatario del manifesto degli intellettuali fascisti, sono adesso coperte da una enorme croce celtica.

Il gesto non è passato inosservato sul web: molti cittadini, nei gruppi di Roma, hanno promesso che risponderanno con altre poesie sui muri. 

Fiumicino, le svastiche coprono i fogli con i versi di Leopardi