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Sala: "Salvini sfugge al problema dello ius soli" | Il vicepremier: "Non se ne parla, non è il luna park"

"Quella battuta su Ramy non ha senso e la questione di tanti ragazzi nati qui esiste". La replica del ministro dellʼInterno: "La cittadinanza è una cosa seria"

Sala:
tgcom24

Quella battuta di Salvini sul ragazzino egiziano "non ha senso.

Il vicepremier sfugge al dibattito sullo ius soli". Il sindaco di Milano Giuseppe Sala va all'attacco dopo che Salvini aveva invitato Ramy, il ragazzino, "eroe" del bus su cui hanno rischiato la vita 51 bambini, a farsi eleggere per cambiare la legge. Il vicepremier replica: "Non se ne parla, la cittadinanza non è un biglietto per il luna park. Ma spero di incontrare Ramy"


Sala: "Ius soli tema caldissimo" - E invece sulla materia, secondo Sala, c'è da discutere, eccome. "I temi sono complessi - dice, riferendosi all'attacco del senegalese ai 51 ragazzi sull'autobus - e io non voglio mettere il cappello su questi fatti, come fanno in tanti. Però lo ius soli è una questione significativa. E' giusto che ne parli il Parlamento, quindi io evito di cavarmela con le battute, ma certamente c'è un tema di tanti ragazzi nati in Italia e che vivono la nostra cultura".

Insomma, secondo Sala il problema c'è e va affrontato. Sul caso di Milano, spiega che "noi integriamo chiamando ai doveri, oltre che concedendo i diritti". Poi presenta i numeri, dicendo che in Italia gli immigrati sono l'8,5% e a Milano il 19% "e alla fine la città funziona". Ammette che integrare costa fatica e non è semplice ma avverte: "Le scelte difficili non vanno rifiutate, se hanno senso per il futuro".

Il caso di Milano - Sul caso di Milano, spiega che "noi integriamo chiamando ai doveri, oltre che concedendo i diritti". Poi presenta i numeri, dicendo che in Italia gli immigrati sono l'8,5% e a Milano il 19% "e alla fine la città funziona". Ammette che integrare costa fatica e non è semplice ma avverte: "Le scelte difficili non vanno rifiutate, se hanno senso per il futuro".

La replica di Salvini: "Ius Soli? Non se ne parla, spero di incontrare Ramy" - "Ius soli? Non se ne parla. L'Italia è già oggi il Paese che concede più cittadinanze ogni anno, non serve una nuova legge". Lo ha detto il vicepremier, Matteo Salvini, precisando che "la cittadinanza è una cosa seria e arriva alla fine di un percorso di integrazione, non è un biglietto per il luna park. In singoli casi eccezionali si può concedere anche prima del tempo, ma la legge non cambierà". Quanto a Ramy, il ragazzo del bus di San Donato Milanese, "stiamo proseguendo con tutte le verifiche del caso, spero di incontrarlo presto e ringraziarlo per il suo coraggio".

Morelli (Lega): "Sala pensi a fare il sindaco" - Al sindaco di Milano arriva la replica da parte di Alessandro Morelli, deputato e capogruppo leghista nel capoluogo lombardo, che gli consiglia di pensare piuttosto "a non aumentare il biglietto Atm piuttosto che cercare la scorciatoia per gli immigrati che, se integrati, ottengono la cittadinanza già con le attuali norme". E aggiunge: "Sono tantissimi i problemi toccati ma non risolti dall'amministrazione del manager che, compresa la malparata, cerca di svicolare parlando oggi di ius soli, un tema che scalda i milanesi di Area B e i radical chic, che i problemi dell'immigrazione li vedono al telegiornale, usando inoltre un caso di scuola: un ragazzino che a 18 anni potrà diventare italiano e un delinquente probabilmente terrorista che ha avuto la cittadinanza proprio per vie rapide".