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28.08.2018 - 11:040
Aggiornamento: 01.09.2018 - 16:23

Parla Mordasini. "Macché pedofilia, vi spiego il meme. E chi mi fa la morale..."

"Morisoli ora finge di difendere la scuola pubblica ma è sempre stato in prima fila per dirottare soldi verso le scuole private confessionali"

di Corrado Mordasini*

Macché pedofilia. Trovo ignobile prendere un meme scollegato dal suo testo per fare politica di bassa levatura. 

Parlerò di fatti: ovviamente non era mia intenzione far passare Morisoli per un pedofilo, ony soit qui mal y pense, diceva il mio collega Boneff criticato per avere messo una copertina con dei finocchi durante il gay pride. 

Tradotto alla buona, la malizia è negli occhi di chi guarda. Anzi, direi che in quel meme, Morisoli, appare più un mite Don Bosco.

Il mio meme aveva un significato ben preciso, che non ha nulla a che fare con la pedofilia, ma rendeva attenti che Morisoli, che ora finge di difendere la scuola pubblica, è sempre stato in prima linea per dirottare soldi verso le scuole private confessionali. Lui, membro di Comunione e Liberazione, presiedeva infatti l’associazione Santa Maria, che tra le altre cose amministrava le 2 scuole CL di Bellinzona, la traccia, scuola media, e le elementari la caravella. È stato promotore nel 2001 della votazione per dirottare fondi pubblici sempre verso le scuole private (asfaltata in votazione popolare) e non pago ci riprovò nel 2013 chiedendo sgravi fiscali per coloro che volevano mandare i figli sempre nelle private. Nel 2005, Quando era municipale e vice sindaco di Monte Carasso, aveva fatto infuriare numerose persone e la stessa delegazione scolastica, perché era riuscito a far dirottare dei fondi pubblici per finanziare delle famiglie che mandavano i figli alle scuole private, guardacaso gli importi corrispondevano alla retta della scuola elementare la caravella.

L’abito clericale, dunque, era dettato proprio dalla vicinanza con le scuole di Comunione e Liberazione e la parabola dei bimbi è ovvia, visto che cercava di pilotare allievi dal pubblico al privato. 

A Ticinonews sarebbe bastato chiedere, avrei spiegato quello che spiego ora senza problemi, ma si vede che al portale non interessava il mio parere.

Trovo inoltre patetico che a farmi la morale tra gli altri, sia un personaggio come Massimiliano Robbiani, che in diverse occasioni ha dovuto scusarsi per corbellerie postate su facebook, ricordo le donne in burqua paragonate a dei sacchi della spazzatura o gli auguri di bruciare viva a Natalia Ferrara Micocci.

Seppur avversario ideologico di Morisoli, non ho bisogno di cavolate del genere, come ho dimostrato sopra, per contrastare chi non la pensa come me. Fatti, questi sono fatti, il resto sono illazioni inutili e pretestuose.

*GAS social, autore del meme su Morisoli

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