Fa discutere la promozione di una gara di cavalli sulle famose vele. Una petizione ha già raccolto oltre 180mila firme
SYDNEY - Sta causando molte polemiche in Australia la decisione del governo locale di permettere la proiezione di immagini promozionali di una corsa di cavalli sulle vele dell’iconico teatro dell’opera di Sydney. Secondo i critici, infatti, la mossa va contro le regole della struttura, pensate per proteggere il suo status di Patrimonio dell’umanità Unesco.
Tutto è iniziato quando Racing NSW - organizzatrice della Everest Cup che si terrà sabato 13 ottobre - ha chiesto alla direzione della struttura il permesso di proiettare sulla sua copertura il logo della manifestazione e i nomi dei cavalli. «Se dicessimo sì a questo perderemmo il nostro status di patrimonio mondiale dell’umanità», aveva obiettato l’amministratrice delegata dell’Opera, Louise Herron, sottolineando come le regole del teatro che limitano lo sfruttamento a fini pubblicitari delle sue coperture impediscano che queste ultime diventino dei grandi cartelloni pubblicitari.
Tuttavia, il governo del Nuovo Galles del Sud - che ha il potere di approvare un uso promozionale della struttura - si è messo di traverso e ha permesso una proiezione modificata di 10 minuti che è prevista per martedì. Nella nuova versione, il nome “Everest” sarà ancora visibile, ma sarà inserito nel trofeo della manifestazione e non nel logo. Niente da fare, invece, per i nomi dei cavalli, che saranno però sostituiti dai loro numeri. Ad avere la meglio sono state considerazioni sul ritorno economico e turistico di una simile mossa, supportate anche dal premier australiano, Scott Morrison.
La decisione, però, continua a non piacere a larghe fette della popolazione. Una petizione lanciata venerdì in sostegno della manager dell’Opera, Louise Herron, e della sua decisione ha già raccolto oltre 185mila firme.
Le vele della Sydney Opera House sono illuminate regolarmente per promuovere eventi culturali, nell’ambito di installazioni artistiche o in occasione di ricorrenze civili o religiose. Due famose eccezioni sono state la proiezione del logo della nazionale australiana di rugby, i Wallabies, e la vittoria del Paese agli “Ashes”, la più importante competizione internazionale di cricket.
Il teatro dell'Opera di Sydney è stato inserito nella lista dei siti patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco nel 2007. La struttura, inaugurata nel 1973, era stata concepita già negli Anni '50 dall'architetto danese Jørn Utzon e segna «un approccio radicalmente nuovo alla costruzione», si legge sul sito dell'Unesco. La Sydney Opera House è considerata «una grandiosa scultura urbana posta in un panorama acquatico degno di nota».