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La diocesi kenyota di Homa Bay non ha gradito i sermoni alternativi del religioso. Lui voleva portare i giovani a messa
HOMA BAY - La Chiesa cattolica kenyota ha sospeso per un anno un prete perché amava rappare durante i suoi sermoni. Padre Paul Ogalo - noto con il soprannome di “Sweet Paul” (“Dolce Paul”) - non potrà officiare la messa ed è invitato dai suoi superiori a «meditare» sulle sue scelte in campo eucaristico.
Il religioso - ha spiegato il vescovo Philip Anyolo nella lettera di notifica della sospensione riportata dalla Bbc - dovrà «decidere se fare il rapper o il prete». Non bisogna mischiare il sacro con il profano, ha aggiunto. Ogalo potrà continuare a presenziare alla messa e intonare canzoni rap a tema religioso per i giovani di cui si occupa, ma rigorosamente dopo la messa.
A spingerlo verso questa scelta musicale era stata la tragedia avvenuta in un festival musicale di Nairobi nel 2004. In quell’occasione tre giovani erano stati calpestati dalla folla, perdendo la vita. “Sweet Paul” voleva dare loro un luogo sicuro in cui ascoltare la musica: la chiesa.
