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RUSSIATorna in cella Dmitriev, studioso dei crimini di Stalin

01.07.18 - 08:18
Molti dubitano però della veridicità delle imputazioni per abusi sessuali
Torna in cella Dmitriev, studioso dei crimini di Stalin
Molti dubitano però della veridicità delle imputazioni per abusi sessuali

PETROZADOVSK - Lo storico russo Iuri Dmitriev, 62 anni, è stato arrestato mercoledì scorso e posto nuovamente in custodia cautelare in carcere dal tribunale di Petrozavodsk con l'accusa di presunti abusi sessuali sulla figlia adottiva minorenne. Rischia fino a 20 anni di reclusione.

Molti dubitano però della veridicità delle imputazioni rivolte allo studioso, a capo in Carelia dell'ong per la difesa dei diritti umani Memorial, da tempo presa di mira dal Cremlino.

Appena due mesi fa Dmitriev era stato assolto dall'accusa di pedopornografia per delle foto della figlia adottiva per le quali aveva trascorso un anno dietro le sbarre. Le immagini - ha spiegato lo storico - servivano a documentare lo sviluppo della ragazzina e a provare che non veniva maltrattata. E secondo i periti non avevano alcun carattere pornografico.

Dmitriev è noto per i suoi studi sulle repressioni politiche in epoca stalinista e soprattutto per la scoperta a Sandarmokh di una serie di fosse comuni con i resti di oltre 9'000 persone fucilate negli anni Trenta. Secondo alcuni analisti, potrebbe esserci proprio la sua attività professionale dietro le accuse, visto che le autorità russe diffondono una visione mitizzata della storia focalizzandosi su vittorie militari e successi di ogni tipo a discapito delle pagine più buie del passato in modo da alimentare l'orgoglio nazionale.
 
 

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