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Tutti pensavano che Ruslan Timurshin fosse deceduto a causa di un tumore, anche i membri del suo partito, lui: «Scusate, mi minacciavano»
Ruslan Timurshin, capo sezione del partito di opposizione Parnas nella regione di Udmurtia, aveva detto di essere malato di cancro. Poi, lo scorso 11 agosto, un post sulla sua pagina Facebook (firmato dai parenti) ne aveva annunciato la scomparsa.
Il suo partito aveva ripreso la notizia sul sito e aveva lanciato una sottoscrizione per aiutare famiglia e figli, come già fatto a suo tempo per contribuire alle cure mediche.
È dunque con comprensibile sorpresa che alla sede centrale di Parnas hanno ricevuto una lettera in cui Timurshin stesso dichiara di essere vivo.
«Vi chiedo scusa per quanto accaduto», recita la missiva. L'attivista sostiene di essere entrato in possesso di documenti «scottanti» su alti funzionari dell'amministrazione regionale e di aver poi ricevuto «minacce». «Ho deciso così di annunciare la mia morte e nascondermi in un'altra città», scrive nella lettera, ripresa da BBC Russia. «Restituirò al più presto - promette - il denaro ricevuto».
Per i colleghi si è tratto di un vero e proprio shock e molti di loro lo hanno insultato. C'è poi chi sostiene che anche la malattia sia stata una finzione.
