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BELGIO«Madri e poliziotte meravigliose»

30.05.18 - 12:00
La Polizia di Liegi ricorda le vittime della strage di martedì e informa sullo stato di salute degli agenti feriti
«Madri e poliziotte meravigliose»
La Polizia di Liegi ricorda le vittime della strage di martedì e informa sullo stato di salute degli agenti feriti

LIEGI - Dopo lo shock, a Liegi è iniziato il tempo del lutto. «Non ci sono abbastanza parole per descrivere le emozioni che stanno vivendo tutti i nostri colleghi», ha scritto la polizia locale su Facebook per rendere omaggio alle due donne dell’arma che hanno perso la vita nella strage di martedì.

Soraya Belkacemi (nata nel 1973) e Lucile Garcia (nata nel 1964) sono state uccise da Benjamin Herman. Una è mamma di due gemelle di 13 anni già orfane di padre, e l'altra di un ragazzo di 25 anni. Prima sono state pugnalate alle spalle, in seguito sono decedute sotto diversi colpi di pistola, la loro stessa arma di servizio. «Erano madri e poliziotte meravigliose».

Il messaggio pubblicato sui social dà notizie anche degli altri quattro agenti feriti durante la neutralizzazione dell’assassino. Uno di loro è stato curato e ha già lasciato l'ospedale, gli altri tre sono stati operati e sono ancora ricoverati. Fortunatamente, tutti sono fuori pericolo.

La polizia ha anche colto l'occasione per rendere omaggio a Cyril Vangriecken. Il ventiduenne è stato ucciso a distanza ravvicinata quando era sul sedile del passeggero di un'automobile, nei pressi della scena iniziale della tragedia. Messaggi di condoglianze si moltiplicano sulla pagina Facebook dello studente della Haute Ecole di Liegi, grande amante delle bocce che si sarebbe dovuto diplomare tra qualche settimana per diventare insegnante. «Mio figlio era un bambino perfetto», riesce a dire il padre, inconsolabile, sul sito di "The Meuse".

Ha urlato "Allah Akbar" - La procura federale ha confermato che il killer di Liegi ha urlato più volte "Allah Akbar": la prima volta in strada, dopo aver assalito e ucciso le due agenti, e la seconda uscendo dal recinto della scuola dove aveva preso in ostaggio una donna. Ma ancora si indaga sulla possibilità che in carcere sia entrato in contatto con persone radicalizzate, così come si cercano eventuali complici.

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