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Washington ha annunciato una tassa al 25% sui prodotti importati fino a quando non sarà sciolto il nodo della tutela della proprietà intellettuale
PECHINO - Anche i media cinesi criticano la mossa improvvisa della Casa Bianca sull'annuncio a breve di dazi al 25% per totali 50 miliardi di dollari su prodotti importati fino a quando non sarà sciolto il nodo della tutela della proprietà intellettuale, assicurando che Pechino è pronta a rispondere al ritorno di una guerra commerciale.
In piena notte, il ministero del Commercio ha sollecitato il ritorno ai toni della dichiarazione congiunta di Washington, mentre oggi l'agenzia Nuova Cina ha detto di sperare che gli Usa non agiscano in modo impulsivo, mettendo in guardia che il Paese è pronto a tutelare i suoi interessi. «L'attitudine della Cina, come sempre, è: non vogliamo lottare ma non abbiamo paura di lottare», si legge in un commento. «La Cina continuerà ad avere consultazioni pragmatiche con gli Usa sperando che Washington agisca nel rispetto dello spirito del comunicato congiunto».
Il tabloid Global Times, nato da una costola del Quotidiano del Popolo, voce del Pcc, ha rimarcato che gli Usa pagano una «delusione», mettendo in guardia poi che «il tirarsi indietro negoziale potrebbe lasciare Washington a ballare da sola».
Il China Daily ha rimarcato che la ripetuta affermazione Usa che la Cina ha costretto le compagnie straniere a trasferire le loro tecnologie a società cinesi è senza riscontri ed è usata come scusa per facilitare i, ritorno al protezionismo. Queste pratiche, invece, sono state «il risultato di rapporti d'affari, non di politiche coercitive».
