Lo scatto ha fatto scalpore in Romandia. Il responsabile della pubblicazione spiega il perché della sua scelta
LOSANNA - Un uomo nudo, con le braccia che vanno a formare una croce, abbracciato da un altro uomo nudo. È lo scatto, realizzato dall’artista svedese Elisabeth Ohlson Wallin, che accompagna un dossier pubblicato nel mensile romando della Chiesa protestante “Réformés” che riguarda l’accoglienza delle persone omosessuali nelle parrocchie. Una foto che non è piaciuta a tutti. Centinaia di persone hanno infatti trasmesso la loro indignazione al giornale, come riporta oggi “24 heures”.
Il caporedattore e responsabile della pubblicazione, Gilles Bourquin, ha quindi deciso di pubblicare una risposta dettagliata alle differenti critiche ricevute, senza tuttavia pentirsi della sua scelta. «Questa fotografia mostra la dignità delle relazioni omosessuali. C’è nobilità in questi due corpi che si toccano con tenerezza», scrive sul suo sito.
I molti lettori che hanno protestato lo hanno fatto per diversi motivi. Alcuni vedono nella posizione dell’uomo che ricorda la crocifissione un'insinuazione secondo cui Cristo sarebbe omosessuale. «Quest’interpretazione va troppo lontano. L’evocazione della crocifissione rimanda alle persecuzioni di cui sono vittime gli omosessuali in diversi Paesi del mondo», risponde il giornalista e teologo.
Altri hanno rinfacciato al mensile di «incitare la gente a diventare gay», altra accusa che Bourquin rispedisce ai mittenti. Il responsabile del mensile ammette però che la foto ha colpito nel segno: «L’immagine aveva come obbiettivo quello di far discutere e di sollevare alcuni interrogativi: perché ci sciocchiamo guardando due uomini, uno sopra l’altro, che esprimono il loro amore?», conclude Bourquin.