Cerca e trova immobili
Lo afferma il rapporto annuale sulle attività svolte dalla Confederazione in materia di politica migratoria estera adottato oggi dal Consiglio federale
BERNA - Nel 2017 la Svizzera ha dato prova di notevole impegno a livello bilaterale, regionale e multilaterale in risposta ai movimenti migratori nel Mediterraneo e alle ripercussioni del conflitto siriano. Lo afferma il rapporto annuale sulle attività svolte dalla Confederazione in materia di politica migratoria estera adottato oggi dal Consiglio federale.
Grazie a una riorganizzazione della coordinazione interdipartimentale in materia di migrazione internazionale sono state rafforzate le sinergie tra la politica migratoria e la cooperazione internazionale, afferma il documento.
Per gestire coerentemente e a lungo termine le sfide e le opportunità in ambito migratorio - secondo il rapporto - è però necessario utilizzare maggiormente la cooperazione internazionale, i processi e gli strumenti politici. In particolare si tratta di "attuare programmi nelle regioni di origine, per contribuire a migliorare la protezione dei rifugiati, affrontare le cause della migrazione forzata e promuovere l'integrazione locale grazie al rafforzamento dell'autonomia economica e sociale". Ad esempio permettendo a bambini e altri minorenni di accedere a una formazione.
Per quanto riguarda la cooperazione bilaterale, è stata data la priorità ad attività in Paesi di origine, transito e destinazione dei migrati: con Algeria, Marocco, Tunisia e altri, si è intensificata la cooperazione, con lo Sri Lanka sono stati avviati colloqui per un partenariato e con le regioni di conflitto come la Siria si è risposto ai bisogni di rifugiati e persone bisognose di protezione.
Lo scorso anno la Svizzera ha organizzato a Berna il terzo incontro del Gruppo di contatto per i Mediterraneo, il cui tema principale è stato "migliorare la protezione dei rifugiati e dei migranti lungo la rotta migratoria del Mediterraneo centrale". La Confederazione ha anche sostenuto progetti tramite partner multilaterali quali l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) e l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e nell'ambito di un programma di reinsediamento ha accolti rifugiati particolarmente vulnerabili, vittime del conflitto in Siria.
Infine, al vertice dell'Organizzazione delle Nazioni Unite sui rifugiati e sui migranti del settembre 2016 l'ambasciatore svizzero Jürg Lauber ha cogestito le trattative per la convenzione globale sulla migrazione.
