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Numerosi partecipanti hanno sventolato bandiere, mentre altri hanno brandito cartelloni coi quali hanno chiesto che lo Stato ebraico sia giudicato per crimini di guerra
GINEVRA - Circa 150 persone si sono riunite oggi in serata a Ginevra per denunciare le violazioni dei diritti dei Palestinesi. I manifestanti hanno condannato le violenze dell'esercito israeliano di questi giorni e il blocco imposto agli abitanti della Striscia di Gaza.
Numerosi partecipanti hanno sventolato bandiere della Palestina, mentre altri hanno brandito cartelloni coi quali hanno chiesto che lo Stato ebraico sia giudicato per crimini di guerra. Inoltre, hanno rivendicato il boicottaggio di prodotti israeliani e l'interruzione della cooperazione militare della Svizzera col Paese del premier Benjamin Netanyahu.
Gli scontri avvenuti ieri fra le due fazioni, in contemporanea con la cerimonia di inaugurazione dell'ambasciata statunitense a Gerusalemme, hanno causato diverse decine di morti e migliaia di feriti.
Il raduno odierno nella città di Calvino si è svolto nella data (il 15 maggio) del 70esimo anniversario della Nakba, ovvero la "catastrofe", termine arabo che indica l'esodo della popolazione palestinese dai confini del neonato Stato d'Israele avvenuto nel 1948.
