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LUGANOCorteo antifascista per le strade

31.03.18 - 17:20
Si tratta di una manifestazione indetta dal collettivo CSOA Molino «in solidarietà ai popoli in lotta contro il capitale e il fascismo»
Foto lettore Tio/20 minuti
Corteo antifascista per le strade
Si tratta di una manifestazione indetta dal collettivo CSOA Molino «in solidarietà ai popoli in lotta contro il capitale e il fascismo»

LUGANO - Questo pomeriggio, per le strade di Lugano, si è svolto un corteo antifascista «in solidarietà con popoli e individui in lotta». La manifestazione è stata organizzata dal collettivo COSA Molino, che ha postato sul proprio sito un volantino lo scorso 28 marzo annunciando il ritrovo alle 14 in piazza Molino Nuovo. Lo stesso è stato condiviso anche sul portale web "Round Robin, diario di bordo della tempesta sociale".

Il corteo - secondo un nostro lettore che riferisce dell'esplosione di petardi - ha percorso viale Franscini e via Pretorio, fino alla pensilina in centro a Lugano. Sul posto, come dimostra una fotografia trasmessa alla redazione, è intervenuta la Polizia, anche in tenuta antisommossa, che ha deviato il traffico.

«Prendiamoci le strade di Lugano, manifestando contro guerre e repressione» è lo slogan postato sul sito di CSOA Molino, che punta il dito contro il direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi: «Cerca di realizzare un maggiore stato di polizia - si legge sul volantino - rincorrendo ulteriori poteri per i suoi “sbirri” (custodia di polizia, trattenuta e consegna di minorenni, indagini preventive di polizia), come se non ci fossero già troppi abusi!».

Il corteo - secondo quanto si legge sul volantino - è stato organizzato «in solidarietà ai popoli in lotta contro il capitale e il fascismo», in particolare «alla popolazione di Afrin» che «viene massacrata, privata di ogni genere di prima necessità dal dittatore turco Erdogan alleato con i jihadisti, al fine di distruggere il Confederalismo Democratico sperimentato in quelle zone». Il tutto - prosegue CSOA Molino - «con la complicità dei paesi occidentali, tra cui la Svizzera che produce e fornisce armi e tecnologie alla Turchia».

Il corteo prima di Natale - Un corteo simile, non autorizzato, si era svolto per le strade di Lugano il 23 dicembre. L’identità degli organizzatori non era nota, ma gli slogan esposti erano «antirazzisti, antifascisti, anticapitalisti e contro ogni frontiera». Il vicesindaco di Lugano, Michele Bertini, aveva successivamente spiegato che il mancato intervento della polizia era legato a una volontà ben precisa di «evitare qualsiasi scontro». 

Il corteo non autorizzato, insieme alle scritte sui muri che aveva lasciato dietro di sé, aveva fatto scattare anche un'interrogazione rivolta al Municipio da Andrea Censi.

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