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12/03/2018 10:15:00

Trapani, gestisce i supermercati confiscati alla mafia, ma va a processo per riciclaggio

 Gestisce i supermercati confiscati alla mafia, ma va a processo per usura. Accade a Trapani. Il gup del Tribunale di Trapani Caterina Brignone ha rinviato a giudizio tre persone accusate di riciclaggio di fondi provenienti dall'usura, tra cui un imprenditore che adesso gestisce una parte della rete di supermercati confiscati a Giuseppe Grigoli, prestanome del latitante Matteo Messina Denaro.

Si tratta di Matteo Sottile, di 51 anni originario di Custonaci e amministratore di alcuni supermercati, che sara' giudicato assieme al fratello Giovanni, e Salvatore Zichichi, commerciante di 65 anni accusato di usura e gia' condannato per il medesimo reato a 9 anni e 4 mesi.

Il processo avra' inizio il prossimo 10 maggio. Secondo i pm Paolo Di Sciuva e Sara Morri della Procura di Trapani nel triennio 2007-2009 l'imprenditore Matteo Sottile avrebbe depositato sui propri conti corrente dieci assegni, per un valore totale di 30 mila euro, ricevuti da Zichichi.

Le somme - secondo i legali dei tre - sono da ricondurre ai rapporti di fornitura intercorsi tra Sottile, amministratore di un supermercato, e Zichichi, all'epoca titolare di un bar (poi confiscato) mentre i pm ritengono che l'intera operazione sia il frutto del riciclaggio dei proventi dell'usura eseguita da Zichichi a cui, in seguito alla condanna di primo grado con il rito abbreviato, furono confiscati anche 2,3 milioni di euro.

Sottile attraverso la Esse Emme srl, e in seguito a un accordo con l'Agenzia dei Beni confiscati alla mafia, gestisce una parte della rete vendita confiscata a partire dal 2013 a Giuseppe Grigoli tra cui un ipermercato all'interno del centro commerciale di Belicitta', a Castelvetrano, chiuso dallo scorso gennaio. Tra l'altro in questo periodo Sottile sta licenziando molti ex dipendenti di Grigoli che aveva assunto in base all'accordo con l'Agenzia dei Beni confiscati.