Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:05
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Siria, 15 bambini sono morti per il freddo nei campi profughi

Immagine di copertina
Credit: Mohamad Abazeed/ AFP

Sfuggire alle bombe, ai colpi di mortaio e alla violenza dell'Isis non è stato sufficiente

Quindici bambini sono morti a causa del freddo nei campi profughi in Siria, secondo quanto denunciato dalle Nazioni Unite: otto hanno perso la vita nel campo di Rukban, nel sud-est, e altri sette dopo essere scappati da Hajin, la città a nord fino a poco tempo fa roccaforte dell’Isis.

S&D

Sfuggire alle bombe, ai colpi di mortaio e alla violenza dell’Isis non è stato sufficiente: la morta ha comunque raggiunto i bambini, da sempre i meno protetti e quelli contro cui la guerra si accanisce maggiormente.

“Le temperature e le condizioni di vita a Rukban stanno mettendo a rischio la vita dei bambini”, ha dichiarato il direttore regionale dell’Unicef, Geert Cappelaere.

“In un solo mese, almeno otto bambini sono morti: la maggior parte aveva solo quattro mesi, il più piccolo è morto un’ora dopo la nascita”, ha continuato Cappelaere, che ha spiegato che nei campi profughi al confine con la Giordania l’80 per cento dei rifugiati (circa 45mila persone) sono donne e bambini.

Il maltempo che sta interessando la Siria non ha colpito solo i campi profughi: il freddo e la neve hanno messo in pericolo anche chi fugge dai territori in mano all’Isis in cui continuano i combattimenti, come Hajin.

La città è stata riconquistata a fine 2018 dalle forze curdo-arabe sostenute dagli Stati Uniti, ma vivere nella regione di Deir el Zoz è ancora pericoloso: secondo le Nazioni Unite, oltre 10mila persone sono fuggite dalla provincia da dicembre.

“Le famiglie che abbandonano la regione in cerca di salvezza devono affrontare molte difficoltà, a partire dal freddo e dall’assenza di un riparo”, ha detto Cappelaire.

La sicurezza di uomini, donne e bambini che scappano dall’est della Siria non è l’unico problema da affrontare: secondo le Forze democratiche siriane i jihadisti dell’Isis cercano di mimetizzarsi tra i civili in fuga per colpire in altre zone del paese.

Anche nel nord-ovest della Siria, nella zona di Idlib sotto il controllo di ribelli e jihadisti, la vita dei civili è messa in pericolo dall’intensificarsi dei combattimenti.

Inoltre, le violenze tra fazioni rivali stanno mettendo ritardando l’approvvigionamento di aiuti umanitari. “I casi di malattie sono in aumento e nelle aree più colpite le famiglie sono tagliate fuori dal mondo esterno, impossibilitate a lasciare i campi per accedere alle strutture sanitarie e in alcune aree anche le scuole sono state chiuse”, hanno affermato da Save the Children.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Peggiorano le condizioni di Re Carlo: “Sta molto male, ci si prepara al peggio”
Esteri / Meloni annuncia: "Papa Francesco parteciperà al G7 | VIDEO
Esteri / Houthi: i ribelli del Mar Rosso che combattono Israele
Ti potrebbe interessare
Esteri / Peggiorano le condizioni di Re Carlo: “Sta molto male, ci si prepara al peggio”
Esteri / Meloni annuncia: "Papa Francesco parteciperà al G7 | VIDEO
Esteri / Houthi: i ribelli del Mar Rosso che combattono Israele
Esteri / Accordi di Abramo: anatomia di un fallimento geopolitico
Esteri / L’Iran è un Paese spaccato a metà
Esteri / Le elezioni Usa saranno un bivio tra guerra e pace
Esteri / La nuova mappa delle alleanze in Medio Oriente
Esteri / Tra Netanyahu e Biden ne resterà soltanto uno: ecco perché “Bibi” disobbedisce a Joe
Esteri / Perché nessuno ha fermato Netanyahu?
Esteri / Il doppio standard è un male anche per Israele