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“Razzismo in cattedra” a Trieste, scontro frontale fra l’Assessorato alla Cultura e il liceo Petrarca

17.09.2018 – 10.57 – Mentre i giornali titolano: “Guerra di manifesti a Trieste”, e in almeno in un articolo si legge: “Strappato quello di Marina Abramovic, ora tocca alla locandina della mostra sul razzismo”, ciò che alla fine ne risulta forse più colpita è l’immagine della città.

Sul tema del manifesto per la “Barcolana” di quest’anno, la situazione reale appare diversa: se sul manifesto della Abramovic ci sono stati ‘strappi’, essi sembrano essersi limitati al piano politico, e non hanno toccato l’immagine vera e propria: il manifesto è salvo e sempre quello, solo che a Trieste sarà in “distribuzione limitata”.

Sulla mostra “Razzismo in cattedra” promossa dal liceo cittadino “Petrarca” in occasione degli 80 anni dall’annuncio delle leggi razziali (settembre 1938, a seguito della pubblicazione del “Manifesto della Razza” sul “Giornale d’Italia” nel luglio dello stesso anno), scoppia invece la polemica frontale fra Giorgio Rossi, Assessore alla Cultura, e la scuola stessa in merito a quella che è stata denunciata come censura del manifesto: nessuna censura, secondo il Comune, e “Posizione preconcetta, strumentale e manipolatoria della vicenda” – così scrive Rossi riferendosi a quanto detto dalla dirigente scolastica, alla quale chiede se ci siano atti ufficiali che possano essere prodotti di fronte al pubblico e che neghino la sala comunale “Veruda”. Rossi cita la delibera del 29 marzo che concede la sala “Veruda” per la mostra dal 13 al 21 settembre come unico atto ufficiale: “La sala è a loro totale disposizione”, conclude. L’istituto “Petrarca” ribatte di aver ricevuto dal Comune richieste di modifiche relative all’organizzazione della mostra stessa, e di aver a propria volta chiesto indicazioni precise su quali dovessero essere, ma di non aver poi aver mai ottenuto risposta. Gli organizzatori della mostra ritengono quindi che Rossi abbia offeso l’istituto scolastico, il gruppo di lavoro e gli studenti.

Visti i pochi giorni rimasti, la sorte della mostra è incerta: il “Petrarca” è comunque determinato, e il gruppo di lavoro sta valutando ora assieme al dipartimento degli studi dell’Università di Trieste dove essa possa svolgersi e quando, visti i tempi tecnici necessari all’allestimento e le offerte fatte anche da altre istituzioni comunali fuori dal territorio di Trieste.

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