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lunedì, 29 Aprile 2024

La sacralità del sesso e la pornografia, due atteggiamenti diversi riguardo all’unione dell’uomo e della donna

22.11.2018 h.15.30

Spesso si leggono articoli che parlano di unione sacra, sesso sacro, anime gemelle e via dicendo. Non sono un’ esperta di tantra, ne’ un’esperta di energia cosmica e movimenti dell’universo, ne’ un’esperta di religioni. Tuttavia mi soffermo spesso a riflettere su questi temi quando leggo del materiale interessante a riguardo o quando entro in contatto con persone che sono invece competenti su questi argomenti.

Mi capita quindi di percepire una stonatura tra questi temi e la fortissima presenza del sesso esplicito esposto ormai ovunque su internet. Mi riferisco ai porno on line alla portata di tutti; in ogni sua forma e su qualsiasi argomento.

Vent’anni fa il sesso aveva un atmosfera proibita, quasi segreta; qualcosa di cui non si parlava se non per fare una battuta e di certo qualcosa di cui “non si vede quasi nulla” o perlomeno non facilmente. Certo per secoli l’atto sessuale era concepito solo come procreazione mentre fortunatamente oggi ognuno può decidere della propria sessualità come meglio crede. Adesso riguardo alla sessualità si può conoscere tutto, vedere di tutto, sperimentare di tutto; mi chiedo quanto questo possa portare a voltare pagina freneticamente senza aver letto e compreso le parole di quello che si sta leggendo”. 

Le perplessità che mi vengono in mente riguardo l’ apparente evoluzione del sesso sono di due tipi. La prima riguarda l’educazione sessuale ancora molto scarsa tra i giovani ma non solo tra i giovani. Alcuni adulti ancora non conosco bene i “meccanismi” del piacere e i film porno, in cui gli attori fingono sapientemente, non possono di certo essere presi di riferimento come esempi della sessualità tra l’uomo e la donna . Ma questo è un argomento molto ampio al quale ho già dedicato un primo articolo di cui vi inserisco qui sotto il link. 

Pornografia: esplicita di certo, ma eccitante per chi?

La seconda riflessione si rivolge invece a ciò di cui parlavo nella premessa dell’articolo ovvero al sesso inteso come unione sacra. Mi soffermo su questo punto chiarendo innanzitutto cosa  intendo con il termine “sacro”. Dalle definizioni ricercate la parola sacro significa “Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione.” Usando questo termine non mi riferisco a nulla di religioso in termini stretti, ma in modo più ampio a ciò che è “Degno di rispetto, inviolabile, intoccabile”.

 

Se uniamo i termini delle due definizioni partiamo da un concetto che raccoglie qualcosa di intimo e di divino; qualcosa che è in ogni caso degno di grande rispetto. Ciò che viene inteso quindi come unione sacra è qualcosa che va al di là del corpo e della carnalità; qualcosa che va al di là dell’intelletto, della ragione, dell’emotività o dei propri bisogni. In altri articoli molti esperti del benessere hanno parlato della sessualità come dell’energia più potente che possediamo. Se ci riferiamo quindi alla potenza di questa energia e se vediamo il sesso sacro come un’unione di due anime, invece che l’unione di due corpi, il quadro che ne esce è qualcosa di sublime. Qualcosa di elevato, qualcosa che è basato più sul sentire che sul capire.
Nell’atto sessuale vero e proprio restando su questo tipo di percezioni e vibrazioni saremmo in uno stato puro ed incontaminato; incontaminato da tutto ciò che non è davvero “nostro”. In uno spazio in cui saremmo liberi di muoverci e fluire naturalmente in quell’energia e in completa condivisione con il nostro partner che lo vivrà nello stesso modo. L’unione sacra viene vista come tale anche in termini di unione tra il femminile ed il maschile, due energie che dovrebbero sempre essere in equilibrio in ogni persona. Nella filosofia orientale lo Yin (femminile) e lo Yang (maschile) sono due polarità complementari e due forze che interagiscono in modo imprescindibile nella vita di ognuno di noi. 
Considerando inoltre il sesso in termini di energia creativa (vedi l’intervista precedente riguardo questo argomento) penso a tutte le meravigliose opere che sono state create da questa energia e a volte pure ispirate da questa intensità. Rammento una meravigliosa poesia di Jacques Prévert :

FIESTA

E i bicchieri eran vuoti

e la bottiglia infranta

E il letto spalancato

e l’uscio era sprangato

E tutte le stelle di vetro

della felicità e della bellezza

lucevano nella polvere

della stanza mal spazzata

Ed ero ubriaco morto

ed ero fuoco di gioia

ed eri èbbra vivente

nuda tra le mie braccia. 

Ritengo che il benessere sia anche fermarsi a riflettere su come viviamo la nostra sessualità, qual è la valenza che le diamo e se le diamo un valore. L’importanza che diamo al nostro corpo e come lo trattiamo, come ci relazioniamo, con chi ci relazioniamo; quali sono le nostre modalità. Se rispettiamo noi stessi al di là di ciò che ci viene mostrato dai social o dal mondo della comunicazione in generale. In ogni caso spero di avervi fornito qualche spunto in più per guardare la sessualità con una visione più ampia; e con molti più colori del grigio, rosso e nero delle famose “50 sfumature” del signor Grey.

Alla prossima settimana per continuare il nostro viaggio all’insegna del benessere!

[Chi fosse interessato ad informazioni può contattarmi come referente di benessere sessuale alla mail: [email protected]]

 

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