07.02.2019 | 12.45 – Condannati in via definitiva ed espulsi con divieto di reingresso, quale pena sostitutiva, erano rientrati tranquillamente in Italia.
Sono stati sorpresi a Basovizza, a bordo di un pullman diretto all’estero, dagli agenti della Polizia di Frontiera di Trieste, durante un normale controllo dell’attività di retrovalico. Durante gli accertamenti dei documenti dei passegeri, i poliziotti hanno individuato due cittadini extracomunitari entrambi quarantenni, L.N. e G.M. le loro iniziali, sui quali pesava un divieto di rientro sul territorio Italiano.
Nulla di strano, stavano uscendo dal nostro paese, a parte il fatto che erano già stati accompagnati coattivamente alla frontiera, con l’espulsione giudiziaria e divieto di reingresso decennale nel territorio Italiano, rispettivamente nel 2013 e nel 2016, quale pena alternativa alla condanna definitiva: il primo dal Tribunale di Milano, il secondo da quello di Asti.
Evidentemente sordi alla imposizione delle Autorità Italiane erano rientrati sul nostro territorio, nonostante il divieto. I due uomini, cittadini albanesi, sono stati così arrestati ieri mattina, e rinchiusi nel carcere del Coroneo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Entrambi dovranno scontare il residuo della pena detentiva, precisamente L.N. un anno, sei mesi e sedici giorni per favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione illegale; e G.M. un anno, cinque mesi e diciassette giorni per delitti contro il patrimonio, la persona e la pubblica amministrazione.