Indubbiamente Facebook sta affrontando la sua ora più buia, essendo al centro di numerose polemiche legate al trattamento dei dati personali degli utenti in relazione soprattutto alle elezioni presidenziali USA del 2016. Mark Zuckerberg ha fatto mea culpa e ha promesso misure più severe per proteggere i dati dei propri iscritti oltre a controlli più accurati per prevenire i tentativi di influenzare le opinioni politiche con pagine fraudolente.

Il primo passo prevede l’implementazione di alcune delle proposte inserite nella proposta Honor Ads Act, richiedendo la verifica dell’identità e del luogo di provenienza degli acquirenti di annunci pubblicitari politici. Inoltre tali annunci riporteranno chiaramente l’etichetta “Annuncio politico” e “Pagato da” per rendere chiara la provenienza degli annunci.

I primi a vedere la nuova gestione degli annunci saranno i cittadini USA, seguiti a ruota dal resto del mondo nei prossimi mesi. Facebook inoltre impedirà alle pagine di cambiare nome, evitando quindi situazioni in cui alcune pagine vengono realizzate con contenuti corretti e poi vendute a compagnie che pubblicano false notizie e creano disinformazione.

La reazione, quantunque ammirevole, appare tardiva e non metterà la parola fine a una vicenda che rimane oggetto di indagine da parte di agenzie governative, alcune delle quali europee e italiane.

Nel frattempo Facebook si appresta a introdurre la possibilità di cancellare i messaggi da Messenger, rimuovendoli dalla casella del destinatario. Anche in questo caso il social network non ha tenuto un comportamento molto chiaro, visto che la notizia è emersa dopo che qualcuno si è accorto che i vecchi messaggi spediti da Mark Zuckerberg e altri dirigenti erano spariti dalle proprie caselle.

Facebook conferma di aver agito nel rispetto delle regole per proteggere le comunicazioni dei propri dirigenti. Tutto questo è però avvenuto in maniera troppo discreta, senza che i destinatari siano stati messi a conoscenza del fatto che i messaggi erano stati rimossi. Ancora una volta dunque la fiducia degli utenti è stata tradita, visto che sono stati cancellati messaggi dalla propria casella in maniera silente.

Per provare a calmare le acque, Facebook afferma che la funzione sarà presto disponibile per tutti gli utenti, ma ancora una volta ci troviamo davanti a una condotta quantomeno discutibile. Sembra infatti che l’annuncio, uscito quasi dal nulla, sia arrivato solo dopo che qualcuno aveva scoperto il “fattaccio”. Ricordiamo infatti che nei termini del servizio non sembra esserci nessuna autorizzazione alla rimozione dei messaggi negli account degli utenti.

In mezzo a tanto scalpore passa ovviamente in secondo piano il secondo compleanno di Facebook Live, che in questo periodo ha visto più di 3,5 miliardi di trasmissioni, viste da almeno 2 miliardi di utenti. Anche in questo caso la crescita rapida del servizio non è stata indolore, visto che sono stati numerosi i video violenti andati online, con omicidi e violenze. In alcuni casi i video sono rimasti visibili per un lasso di tempo decisamente lungo e molti flussi video non sono stati prontamente interrotti.

Sono stati introdotti controlli sia grazie a sistemi di intelligenza artificiale sia con personale umano, ma la strada da percorrere è ancora tanta. Il servizio però continuerà ad andare avanti, anche se i rivali non mancano e le problematiche da risolvere rimangono.

È davvero giunto il momento di #DeleteFacebook, come invocano tanti o pensate che con gli opportuni accorgimenti le cose possano continuare? Fateci sapere le vostre opinioni in merito utilizzando il box dei commenti.