Come bruciare mezzo miliardo di euro in una notte
Quarti, quarti, quarti, quarti, ottavi, ottavi, ottavi. Si conclude con un'altra delusione la Champions League del PSG, a dispetto dei 475 milioni di euro lordi investiti in estate da fondo sovrano qatariota che controlla il club parigino. Mezzo miliardo di euro che non ha spostato di un centimetro i risultati europei del club, a dispetto dell'inserimento in rosa di giocatori del calibro di Neymar e Mbabbè, costati un occhio della testa ma risultati decisivi solo in patria.
Il primo anno di Neymar, che ha assistito (si presume) alla partita dal Brasile perché infortunato fino a maggio, è costato 280 milioni di euro, ma non ha regalato al collettivo parigino il salto di qualità atteso a livello internazionale. Tante polemiche, un infortunio nel momento peggiore possibile e la consapevolezza che anche col brasiliano il PSG ha perso, e male, a dispetto dei due volte campioni d'Europa del Real Madrid. Le attenuanti per Emery ci sono, prima fra tutte l'abbinamento alle merengues al primo turno ad eliminazione diretto: è pur sempre vero, tuttavia, che perdere in finale o agli ottavi non fa differenza per chi punta diretto alla coppa.